Sicurezza sul lavoro, urgono risposte: l’intervento di Aiazzi su La Nazione

Troppi incidenti, sulla sicurezza sul lavoro urgono risposte: l’intervento di Elena Aiazzi (segreteria Cgil Firenze) su La Nazione

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Quando anche nel nostro territorio si verificano incidenti gravi sul lavoro, purtroppo anche mortali – è successo anche recentemente – si chiedono più prevenzione e più controlli da parte delle istituzioni. Ma poi il polverone si placa e tutto riprende come prima: non va bene. Se vogliamo seriamente affrontare il problema della sicurezza sul lavoro, occorre partire da una analisi dei fatti e non solo dei numeri, andando sul campo, verificando di persona e soprattutto parlando con chi lavora. Il rischio di malattia o di infortunio è insito nel lavoro oppure lo si può evitare o circoscrivere ai minimi termini? Non solo si può ma si deve. Come? Con l’organizzazione del lavoro, l’individuazione di prassi e strumenti sicuri, la fornitura di dispositivi di protezione, la riduzione al minimo di qualunque rischio insito nell’attività; è inoltre fondamentale che il lavoro torni ad essere quell’elemento che può elevare la persona e un ascensore sociale. Se il lavoro diventa solo una necessità per sopravvivere, ecco che non ci sono organizzazioni del lavoro che tengano. C’è poi la questione dei controlli che ultimamente, considerata anche la pandemia, non ci sembra stiano dando grandi frutti: non a caso abbiamo chiesto urgenti investimenti. Per questo come Cgil di Firenze, insieme a Cisl e Uil, abbiamo chiesto con forza al Prefetto di Firenze di costituire un tavolo ad hoc con tutti gli attori che possono contribuire in tutti gli ambiti a riaffermare l’importanza e la centralità del lavoro, per porre in atto in maniera coordinata e congiunta, nonché urgentemente, misure per garantire legalità e sicurezza alle lavoratrici ed ai lavoratori, alle imprese ed ai cittadini. Ci aspettano tempi duri e ognuno deve fare la propria parte. Attendiamo risposte.

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