Bilancio di genere, intervento di Arba (Coord.Donne Cgil) su La Nazione

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Apprendiamo con piacere che il consiglio comunale di Firenze voterà a breve l’assunzione dei Bilanci in ottica di Genere. Il contesto temporale è sicuramente appropriato: la crisi dovuta all’emergenza sanitaria ha portato a una crescita delle disuguaglianze che devono essere contrastate anche attraverso una maggiore attenzione all’indirizzo della spesa e delle politiche sociali. Pur essendo un valido strumento per la realizzazione delle pari opportunità, il Bilancio di Genere è stato in generale ignorato nonostante un decreto legge che ha obbligato le amministrazioni pubbliche alla sua redazione e una legge regionale toscana che ha reso il Bilancio di Genere parte della procedura abituale. I tentativi di utilizzo sono stati vari (anche Firenze si era già cimentata aderendo al protocollo di Genova del 2005) ma senza portare a una forma strutturale del suo impiego. Una delle critiche maggiori che viene portata al Bilancio di Genere è quella di fermarsi solo al livello di rendicontazione senza mai riuscire ad intaccare le decisioni che sovrintendono la formazione dei bilanci. Questo perché il presupposto a un suo uso corretto è un processo di cambiamento radicale e profondo che sposta risorse ed equilibri. Per far funzionare davvero il Bilancio di Genere serve costruire consenso, elaborare strategie e un comune sentire tra le donne. In questo quadro non può mancare un confronto permanente con le parti sociali, necessario ad un utilizzo vero e corretto dello strumento. Come Cgil Firenze diamo la massima disponibilità a collaborare: nel delicato momento che viviamo diventa cruciale pianificare la spesa pubblica, misurare i risultati e programmare il raggiungimento di obiettivi essenziali alla ripresa economica come l’aumento della partecipazione femminile nel mercato del lavoro soprattutto in quei settori che registrano la marginalità delle donne.

Firmato: Cristina Arba (Coordinamento Donne Cgil Firenze)