“Approvare il Ddl Zan”, il 15 maggio manifestazioni a Firenze e Roma

Ddl Zan, manifestazione a Firenze il 15 maggio: “Toscana simbolo di inclusività, ma scendere in piazza è necessario”. Appuntamento in piazza Santissima Annunziata a partire dalle 15.30 per chiedere l’approvazione del disegno di legge al Senato

Un presidio in piazza, nel rispetto delle misure anti covid, che però, “in questo periodo di ripartenze, nel quale ognuno di noi è concentrato sul ritorno a una vita dignitosa sul piano sociale e lavorativo”, dimostra che “Firenze e la Toscana ancora una volta non hanno dimenticato la necessità di tutelare i diritti e la dignità di tutt?”. Usano il simbolo dell’inclusività, lo schwa, le associazioni che domani, sabato 15 maggio, saranno in piazza Ss Annunziata a partire dalle 15.30 per chiedere l’approvazione del ddl Zan. “Un presidio regionale – si legge nell’invito diffuso dagli organizzatori – per chiedere che i 10 articoli del disegno di legge siano approvati al Senato della Repubblica com’è successo alla Camera senza ulteriori sotterfugi, ostruzionismi o falsità”.
Organizzano la mobilitazione, a cui partecipa una delegazione della Cgil Firenze, Giovani Democratici Toscana, Arcigay Firenze Altre Sponde, L.E.D. Arcigay Livorno e Agedo Toscana. Che spiegano anche i motivi dell’iniziativa. “In questi ultime mesi abbiamo sentito troppe scuse e giustificazioni al ritardo su questa proposta di legge che non è divisiva, non cancella la libertà di espressione, ma dà finalmente un nome a quelle discriminazioni che ad oggi in Italia accadono nel silenzio generale: punire i reati di omolesbobitransfobia, misoginia e abilismo è il primo passo verso la creazione di una società equa ed inclusiva. Il prossimo 17 maggio – ricordano – sarà la Giornata internazionale contro le discriminazioni di genere ed orientamento sessuale (Idahobit – International day against homophobia, biphobia, intersex and transphobia), istituita proprio per sensibilizzare sui temi portati avanti nella legge in discussione al Senato.
“La Toscana – sottolineano le associazioni – si è sempre dimostrata progressista e tutt’ora viene vista come riferimento sulle buone pratiche politiche verso la comunità lgbtqia+*, come dimostrano tutti i giorni le azioni sui territori di associazioni e pubbliche amministrazioni; non per questo però possiamo esimerci dallo scendere in piazza a rivendicare i nostri diritti, le nostre tutele e la pari dignità di ogni persona e soggettività, superando vecchi schemi che ci hanno negli anni reclusi, feriti ed esclusi dai contesti pubblici e sociali”. Dunque, l’appuntamento di domani. “Perché informare, educare e contrastare ogni forma di discriminazione e violenza verso la comunità lgbtqia+ – spiegano ancora i promotori dell’iniziativa – non vuol dire agire solo in favore di una minoranza, ma significa tutelare tutte le persone dai sistemi d’odio e discriminazione che hanno origine dagli stereotipi di genere”.

Ddl Zan: Cgil, approvare testo senza modifiche. Il 15 maggio manifestazione a Roma con la Cgil. Martedì 18 maggio iniziativa su Collettiva.it

“La legge Zan va approvata senza alcuna modifica rispetto al testo licenziato dalla Camera, e rappresenta un punto di partenza verso il riconoscimento di uguali diritti alle persone gay, lesbiche, trans e intersex. Per questo la Cgil aderisce alla manifestazione di domani a Roma”. È quanto si legge in una nota della Confederazione in cui si comunica la partecipazione alla manifestazione di sabato 15 maggio “Per la legge Zan e molto di più. Non un passo indietro”, che si terrà in Piazza del Popolo a partire dalle ore 16.
Inoltre la Cgil nazionale ha organizzato per il prossimo martedì, 18 maggio, un webinar dal titolo “Per la legge Zan senza passi indietro”, che verrà trasmesso in diretta su Collettiva.it dalle ore 15. Parteciperanno tra gli altri la segretaria confederale della Cgil Rossana Dettori, la responsabile Politiche di genere della Cgil nazionale Susanna Camusso, i e le capogruppo del M5S, del PD e del Gruppo Misto al Senato – dove la legge attende il passaggio definitivo di approvazione – e rappresentanti delle Associazioni LGBTI+.

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