Gkn, il tavolo si interrompe e sarà aggiornato. La mobilitazione continua

Vertenza Gkn (Campi Bisenzio): il tavolo del Mise riunito oggi in Prefettura a Firenze (presenti Ministero, Regione, MetroCittà, Comune di Campi Bisenzio e Cgil-Fiom, l’azienda da remoto) si è interrotto, dopo che la dirigenza ha confermato l’intenzione di licenziare i 422 dipendenti, e sarà aggiornato. Ma la prossima volta dovrà essere presente il fondo proprietario dell’azienda: l’hanno chiesto a gran voce istituzioni e parti sociali, concordi nel definire “inaccettabile” l’atteggiamento dell’azienda e nel promettere che la mobilitazione continua, insieme ai lavoratori che hanno manifestato fuori dalla Prefettura per tutto il pomeriggio

«È stata una decisione presa all’unanimità dal Cda. C’è una impossibilità a proseguire con l’attività di impresa e l’inevitabile conseguenza ci porta ad aprire la procedura di licenziamento collettivo. L’azione è irreversibile ed è stata presa nella legalità e supportata da motivi industriali». Così a quanto si apprende da fonti sindacali, Gkn Driveline Firenze S.p.A motiva al tavolo in prefettura a Firenze le ragioni che hanno portato all’avvio della procedura di licenziamento per 422 lavoratori. «Il mercato dell’auto sta attraversando da anni un periodo difficile, con riduzioni a doppie cifre dal 2016 al 2019. Ci aspettiamo per i prossimi 5-6 anni trend negativo strutturale del settore, dovute anche alle complessità della transizione tecnologica», conclude.

Gkn: Todde, da azienda mancanza rispetto istituzioni. ‘Gruppo licenzia ma non è in crisi’
“Il blocco dei licenziamenti è stato concordato con tutte le parti, ma è stata concordata anche responsabilità: io di responsabilità ne ho vista poca a questo tavolo oggi”. Lo ha detto Alessandra Todde, viceministra per lo Sviluppo economico, al termine del tavolo Gkn tenutosi a Firenze, lamentando “un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni” da parte dell’azienda, che “non ha neanche ritenuto di intervenire con il suo ad, ma con un avvocato consulente dell’azienda”. Riguardo all’intenzione di Gkn di incontrare i sindacati in sede separata, “abbiamo ribadito che l’unico tavolo in cui si discuterà è il tavolo istituzionale – ha dichiarato Todde -, e devo dire che i sindacati si sono resi disponibili ad accettare questo tipo di percorso. Abbiamo ricordato all’azienda che il divide et impera non l’hanno inventato loro, e che le istituzioni del Paese staranno vicine ai sindacati per accompagnarli in questo percorso. Gli strumenti ci sono, la volontà delle istituzioni c’è, vedremo se ci sarà la volontà dell’azienda, e pretendiamo di avere al tavolo chi può decidere: è assurdo avere persone che non hanno minima capacità decisionale”. “Assolutamente – ha poi detto Todde – non si tratta di un’azienda in crisi, nella misura in cui un’azienda in crisi richiede ammortizzatori sociali: questa azienda non ha neanche richiesto ammortizzatori sociali, è passata da un’interlocuzione con la Regione Toscana e i dipendenti in cui si parlava di scenari futuri al licenziamento di 422 persone”. “I fari del governo restano accesi, e lo dimostra il fatto che il governo sia venuto qua”, ha detto ancora, spiegando più in generale che “il percorso di ripartenza dopo la pandemia va accompagnato per forza di cose, la nostra economia è stata colpita duramente. Come istituzioni ci dobbiamo interrogare sugli strumenti per accompagnare questa ripartenza, e agire per far sì che le filiere in difficoltà possano affrontare una transizione reale”.

Vertenza Gkn, De Palma-Calosi (Fiom): “Ritirino i licenziamenti, rispettino le istituzioni e si apra un confronto alla presidenza del consiglio”

“Nel confronto convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico in prefettura a Firenze la delegazione aziendale non aveva mandato a negoziare ed ha ribadito la volontà del fondo Melrhose di procedere con il licenziamento di tutti i lavoratori nonostante la richiesta unanime dei sindacati e di tutte le istituzioni di ritirare la procedura per permettere l’apertura di un confronto vero e non sotto ricatto per garantire l’occupazione e la continuità produttiva.La delegazione Fiom – Cgil ha dato tutti gli elementi di merito per dimostrare che la GKN di Firenze non è in crisi. Non ci sono problemi di commesse, capacita produttiva e competenze, quindi la scelta del fondo è solo di carattere speculativo e di delocalizzazione. Non possiamo parlare di crisi, ma di una precisa scelta di licenziare i lavoratori subito dopo la fine del blocco dei licenziamenti, irrispettosi dell’intesa raggiunta da Cgil-Cisl-Uil e Confindustria con il Governo a non licenziare senza prima aver utilizzato tutti gli strumenti messi a disposizione, privando un territorio di tanti posti di lavoro diretti e di tutti coloro che lavorano nella filiera dell’indotto.
E’ ora che la presidenza del consiglio convochi il tavolo con i ministeri competenti per il ritiro dei licenziamenti e si apra conseguentemente un confronto che garantisca l’occupazione e si riprenda a lavorare, per contrattare in modo costruttivo per trovare soluzioni condivise.
La delegazione aziendale ha reagito con arroganza chiedendo ai sindacati di tenere un tavolo domani senza le istituzioni. E’ un atto di violenza ulteriore dopo quello perpetrato ai lavoratori. I sindacati hanno risposto insieme che il confronto deve continuare al tavolo convocato dalle istituzioni, pertanto domani non saremo presenti all’incontro.
L’Italia non si può vedere cancellata capacità industriale e competenze dei lavoratori. Il management della GKN minaccia le lavoratrici, i lavoratori, i sindacati e l’intera comunità che si è mobilitata intorno a questa vertenza, quello stesso management aziendale che non ha accettato il confronto più volte richiesto dai delegati in fabbrica per capire come intervenire per migliorare le inefficienze di gestione del management stesso.
La vicinanza ai lavoratori della GKN non è solo a Firenze dove il 19 si terrà uno sciopero con manifestazione, ma di tutto il settore automotive e dei metalmeccanici in tutta Italia che nei prossimi giorni terrà iniziative in sostegno alla mobilitazione dei lavoratori Gkn e di tutti i lavoratori che rischiano i licenziamenti come Gianetti ruote e Whirpool.
E’ un precedente che deve essere fermato quello messo in atto dalla GKN con la solidarietà delle lavoratrici e lavoratori e l’unita con le istituzioni per l’occupazione e la ripresa immediata del lavoro.”
Lo hanno dichiarano oggi in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil di Firenze e Prato dopo l’incontro che si è tenuto presso la Prefettura di Firenze alla presenza della Viceministra Todde, delle Organizzazioni sindacali, degli Enti locali e della Direzione aziendale, l’unica a partecipare in videoconferenza.

Cgil Firenze, il 19 luglio sciopero generale
Paola Galgani, segretaria generale di Cgil Firenze, durante la riunione del tavolo del Mise su Gkn a Firenze ha rimarcato il fatto che “l’atteggiamento inaccettabile di Gkn si è visto anche nella lettera spedita per recedere il contratto di servizi in appalto, sono stati lasciati a piedi a piedi altre decine di lavoratori. Lunedì 19 luglio i lavoratori e le lavoratrici del territorio fiorentino rinunceranno a parte delle loro retribuzioni per partecipare allo sciopero generale unitario per difendere il lavoro, con presidio in piazza Santa Croce dalle 9”.

Gkn, De Palma (Fiom): ritirare i licenziamenti
“Si ritirino i licenziamenti e si apra un confronto: si garantisca piena occupazione e si riprenda a lavorare”. Lo ha affermato al tavolo della vertenza Gkn, secondo quanto si apprende, il segretario della Fiom-Cgil e responsabile automotive Michele De Palma. “La vicinanza ai lavoratori non è solo della Toscana, ma di tutto il settore automotive che nei prossimi giorni terrà iniziative in sostegno alla mobilitazione dei lavoratori Gkn”, ha spiegato De Palma, secondo cui l’annuncio della chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio e del licenziamento dei 422 lavoratori è “una grave scorrettezza di un soggetto privato che decide di toglierci una parte del sistema produttivo, e lo fa con un atto di vigliaccheria”. (ANSA).

Gkn: presidio con 200 lavoratori fuori da incontro Mise
Oltre 200 lavoratori della Gkn, con tamburi, bandiere e fumogeni, stanno dando vita a un presidio di protesta contro la chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze) e il licenziamento dei 422 dipendenti annunciato dalla multinazionale britannica, davanti alla prefettura di Firenze dove è in corso il tavolo fra le parti sociali convocato dal Mise e presieduto dalla viceministra Alessandra Todde. Al tavolo sono presenti, insieme a Todde e ai rappresentanti dei sindacati, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco metropolitano di Firenze Dario Nardella, e il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi. Per l’azienda partecipano in videoconferenza Andrea Ghezzi, amministratore delegato di Gkn Driveline Firenze, e il responsabile risorse umane Alex Aceti. (ANSA).

Gkn: Giani, Toscana non accetta comportamenti del genere ‘Diremo a mondo cosa accade, mercificazione attività produttiva’
“Ritrovarsi senza lavoro da un giorno all’altro e scoprirlo attraverso una mail significa saltare a piè pari i diritti e la dignità dei lavoratori, senza nemmeno prospettare l’attivazione di un iter di ammortizzatori sociali: questa procedura nega la dignità del lavoro”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, al tavolo del Mise sulla vertenza della Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), rivolgendosi all’amministratore delegato di Gkn Driveline Firenze Andrea Ghezzi collegato in videoconferenza. “A Melrose Industries chiedo di metterci la faccia assumendosi le proprie responsabilità – ha aggiunto, riferendosi al fondo proprietario di Gkn – perché, e lo dico con chiarezza, noi in Toscana questi comportamenti non li accettiamo e lo diremo al mondo quanto sta accadendo qui: una mercificazione dell’attività produttiva”. Con Giani, per la Regione Toscana, erano presenti in prefettura Valerio Fabiani, consigliere del presidente per le crisi aziendali, Alessandra Nardini assessore al lavoro, supportati da Paolo Tedeschi dell’ufficio della presidenza. (ANSA).

Gkn: Nardella, Melrose venga a tavolo, chiusura è finanziaria. ‘Il comportamento dell’azienda è inaudito, di gravità assoluta’
“Il fondo Melrose Industries è il proprietario del gruppo industriale e dunque il vero decisore, e per questo dovrebbe venire a questo tavolo a parlare con istituzioni e lavoratori”. Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco metropolitano di Firenze, che ha partecipato oggi al tavolo sulla vertenza Gkn. “Non siamo di fronte a una vertenza per una crisi aziendale, ma a una decisione unilaterale di un’azienda che chiude per ragioni squisitamente finanziarie”, ha detto, chiedendo di sospendere la procedura di licenziamento per i 422 dipendenti. Nardella ha definito “inaudito e di gravità assoluta il comportamento dell’azienda, che non solo ha rifiutato di partecipare in presenza, ma si è presentata con l’ad Andrea Ghezzi, che non ha portato alcuna proposta concreta, e ha fatto chiudere con l’avvocato Francesco Rotondi, che ha affermato di voler avere un incontro separato con i lavoratori e non ha riconosciuto il tavolo di oggi della Prefettura, mancando di rispetto alla viceministra, al presidente della Regione, al sindaco di Campi e a tutti i rappresentanti sindacali. In sette anni da sindaco non ho mai visto un comportamento del genere. Di fronte ad atteggiamenti di questo tipo il governo deve intervenire ai massimi livelli”. (ANSA)

Gkn: delegazione operai ricevuta in Consiglio regionale Incontro con presidente Assemblea Mazzeo e le forze politiche
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, insieme ai rappresentanti di tutte le forze politiche consiliari, ha ricevuto una delegazione di lavoratori della Gkn che stanno svolgendo un presidio davanti alla prefettura di Firenze in concomitanza con il tavolo indetto dal Mise sulla chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio e il licenziamento dei 422 addetti, al quale partecipa in videoconferenza anche la proprietà. “Il Consiglio regionale della Toscana tutto, senza alcuna distinzione, è al loro fianco in questa battaglia”, scrive Mazzeo su Facebook. Mazzeo riporta le parole pronunciate da un lavoratore: “Sono entrato in quella fabbrica a 17 anni, oggi ne ho 41. Faccio turni di giorno o di notte e a volte vedo i miei figli solo per qualche minuto al giorno. Ma tutto quello che voglio è non uscire da quella fabbrica. Non chiedo soldi. Chiedo solo di poter continuare ad avere la dignità di fare il mio lavoro”. “Per lui e per tutti i suoi colleghi faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità”, sottolinea Mazzeo. Mazzeo annuncia, in una nota, che “nel prossimo Consiglio regionale, previsto per martedì 20 luglio, – tutti insieme voteremo un documento congiunto che poi invieremo al governo per chiedere che intervenga in maniera risolutiva su questa vertenza, che riguarda non solo i lavoratori della Gkn e non solo Campi Bisenzio, ma tutta quanta l’area Fiorentina è tutta quanta la Toscana”. L’Assemblea legislativa della Toscana chiederà “inoltre che anche a livello europeo vi sia una comunione di intenti affinché si impedisca, a Paesi membri dell’Unione Europea, di porre in essere attività di dumping sociale sul costo del lavoro a danno delle aziende presenti in Italia”. “Alla stessa maniera – conclude Mazzeo – richiameremo alle proprie responsabilità i committenti di Gkn, in particolar modo il gruppo Stellantis, già ex Fca, che dallo Stato italiano ha ricevuto ingenti sostegni”. (ANSA).

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