Just Eat, sciopero dei rider con presidio a Firenze

Turni, carichi di lavoro, sicurezza: oggi sciopero dei rider di Just Eat con presidio a Firenze con la Filt Cgil. “Stigmatizziamo il comportamento dell’azienda che stenta a riconoscere il ruolo del sindacato, prendendo decisioni unilaterali e non rispondendo alle criticità sollevate”

Turni a lavoratori indisponibili, carichi di lavoro che mal si conciliano con la sicurezza sul lavoro, pratiche non congrue di provvedimenti disciplinari: oggi sciopero (con ottima adesione) per l’intera giornata dei rider di Just Eat (circa 100 addetti fiorentini), con presidio di protesta in piazza Repubblica a Firenze. L’agitazione è stata indetta da Filt Cgil: “Stigmatizziamo il comportamento dell’azienda che stenta a riconoscere il ruolo del sindacato, prendendo decisioni unilaterali e non rispondendo alle criticità sollevate”, dicono Monia Rialti e Stefano Gorelli del sindacato.
Dopo sei mesi dal lancio del servizio di takeaway Just Eat, con la stabilizzazione dei rider col contratto nazionale merci e logistica, la Filt Cgil non può che prendere atto di una serie di criticità già segnalate più volte e che necessitano di una risposta urgente:

• Continuano ad arrivare segnalazioni su turni assegnati ai lavoratori al di fuori delle disponibilità anche in condizione di oggettiva impossibilità ad effettuarli .Considerato che la totalità dei lavoratori hanno un contratto part-time, questa dinamica, venendo imposta anche a coloro che svolgono altri lavori (e che come da accordo nazionale hanno provveduto a comunicarlo all’azienda), corrisponde spesso ad una limitazione alla possibilità di avere un reddito idoneo ad un tenore di vita al disopra della soglia di povertà.
• I carichi di lavoro (numero di consegne e chilometraggio imposto soprattutto a chi lavora utilizzando biciclette muscolari) imposti dall’azienda, l’assenza di pause previste durante un turno, oltre ad un criterio organizzativo quantomeno discutibile (rimasto invariato rispetto a quando i lavoratori erano considerati “autonomi”) sulle zone di consegna, mal si conciliano con tutto ciò che riguarda la salute e la sicurezza dei lavoratori che in questo modo si trovano continuamente soggetti a rischio infortuni.
• Sempre in tema di “salute e sicurezza”, non è stato indetto il comitato di sorveglianza e sicurezza per la prevenzione da contagio Covid , previsto dalla legge
• In molti casi ci sono state segnalate sanzioni e provvedimenti disciplinari ad alcuni lavoratori senza che questi ricevessero nessun tipo di contestazione o soltanto comunicazioni recapitate tramite mail, pratica non congrua a quanto prevedono sia il Contratto nazionale di riferimento che lo Statuto Dei Lavoratori e di fatto illegittima se confermata.
• A distanza di sei mesi dal lancio del servizio ancora non abbiamo notizia dell’iscrizione agli enti bilaterali come invece previsto dal Contratto nazionale merci e logistica.

Firmato: Filt Cgil Firenze

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