Rider, siglato protocollo regionale a tutela dei diritti
Rider: tutele e marchio etico. Ecco il protocollo toscano per garantire i diritti. E’ stato sottoscritto questa mattina a Firenze dalla Regione Toscana assieme a un gruppo di aziende del food delivery, da Cgil-Cisl-Uil e dal Comitato regionale consumatori utenti. Dalida Angelini (Cgil Toscana): “Oggi è un bel giorno, con questa intesa innovativa vogliamo trasformare dei lavoratori quasi invisibili, che in pandemia hanno risposto a tanti bisogni dei cittadini e che tutt’ora svolgono un servizio ormai diffuso, in lavoratori riconosciuti come subordinati”
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Un lavoro sicuro, dignitoso e di qualità, anche per i rider. E’ l’obiettivo del protocollo sottoscritto oggi da Cgil, Cisl e Uil della Toscana con alcune delle principali aziende di food delivery, la Regione Toscana e il Comitato regionale Consumatori-Utenti. Il protocollo, presentato stamani a Firenze presso la Regione Toscana col presidente Eugenio Giani e l’assessora Alessandra Nardini, punta ad estendere una serie di diritti e garanzie minime anche ai cosiddetti, rider, i ciclofattorini che consegnano cibo a domicilio e la cui attività ha avuto un’ulteriore impennata con la pandemia. Alla stesura del protocollo hanno contribuito anche Filt Cgil Toscana e Nidil Cgil Firenze.
I DETTAGLI DEL PROTOCOLLO (NOTA DELLA REGIONE TOSCANA)
LE DICHIARAZIONI CGIL-CISL-UIL TOSCANA
- Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Oggi è un bel giorno, siamo soddisfatti che la Regione e le controparti abbiano compreso le nostre richieste. Con questa intesa innovativa vogliamo trasformare dei lavoratori quasi invisibili, che in pandemia hanno risposto a tanti bisogni dei cittadini e che tutt’ora svolgono un servizio ormai diffuso, in lavoratori riconosciuti come subordinati, con un contratto che rispetta diritti e norme di sicurezza. Sicurezza che è un aspetto centrale: i rider lavorano in strada, con ogni condizione meteo e nel traffico, è fondamentale che siano formati per la sicurezza così come, visto che molti sono di origine straniera, per la lingua, primo motore dell’integrazione. Molto importante anche il marchio etico per le aziende: significa che i consumatori possono scegliere marchi che rispettano il lavoro e il servizio. Su questo siamo pronti a una campagna vera e propria di educazione al consumo etico”.
- Ciro Recce (segretario generale Cisl Toscana): “Questo protocollo è importante per i diritti e la sicurezza ed è il risultato di un lavoro lungo e organico, certamente più proficuo degli interventi spot. Non basta una legge se non c’è una condivisione degli obiettivi, che è proprio l’approccio che ha portato a questo protocollo, basato su concertazione e condivisione. Ora speriamo che anche le altre aziende del settore lo recepiscano, dimostrando di avere a cuore i loro lavoratori e i loro clienti”.
- Annalisa Nocentini (segretaria generale Uil Toscana): “Il livello di civiltà di una regione si misura anche attraverso il benessere diffuso che riesce a sostenere con atti concreti e innovativi. Ben venga quindi un protocollo con cui la pubblica amministrazione si impegna a garantire i diritti essenziali dei più deboli, che oggi vengono sistematicamente calpestati. Il certificato etico è un passo avanti verso la trasparenza nei confronti dei lavoratori, certo, ma anche del consumatore”