Ucraina, Cgil-Cisl-Uil Firenze in campo per la pace

Ucraina, Cgil-Cisl-Uil Firenze dicono no alla guerra e invitano a partecipare alle iniziative per la pace, a partire dal presidio di stasera a Scandicci alle 19 indetto dai sindaci della Città Metropolitana. “Ci impegniamo fin d’ora a promuovere una mobilitazione generale”

Quanto sta avvenendo in queste ore in Ucraina è una ferita profonda. Abbiamo sempre auspicato la cessazione della guerra in ogni parte del mondo e invece dobbiamo vedere che proprio la guerra torna anche dentro il continente europeo. E’ necessario che i cannoni tacciano immediatamente e si avvii una soluzione politica e negoziata che porti ad una pace duratura. Sono necessari una politica di disarmo internazionale, una demilitarizzazione diffusa e la distruzione degli armamenti nucleari, unica vera garanzia per una coesistenza pacifica. Invitiamo a partecipare a tutte le iniziative di pace già messe in campo (a partire da quello dal presidio di oggi – indetto dai sindaci della Città Metropolitana – alle 19 in piazza Resistenza a Scandicci) e che si aggiungeranno nelle prossime ore, e ci impegniamo fin d’ora a promuovere una mobilitazione generale per dire no alla guerra.

Firmato: Cgil Firenze, Cisl Firenze-Prato, Uil Firenze

Comunicato di adesione Cgil Scandicci al presidio contro la guerra convocato per oggi alle 19

“La vita, il benessere e la sicurezza di milioni di persone sono concretamente messe a rischio da questa escalation”, è il pensiero della Cgil che continua a chiedere al governo italiano, agli Stati membri e alle istituzioni dell’Ue di impegnarsi in un’iniziativa di neutralità attiva per ridurre la tensione e promuovere un accordo politico tra tutte le parti.”
Per questi motivi la CGIL di Scandicci aderisce al presidio di oggi alle ore 19 a Scandicci in piazza della resistenza convocato dalla città metropolitana

Mauro Faticanti, Responsabile CGIL Scandicci

 

Ucraina, Nardella e i Sindaci della Metrocittà Firenze: “Vi scongiuriamo di fermarvi”. “C’è sempre lo spazio per una trattativa se davvero lo si vuole aprire. Salvare la vita di tutti”. Oggi presidio a Scandicci in piazza Resistenza, alle ore 19

Dario Nardella e Sindaci della Città Metropolitana di Firenze rivolgono un appello a fermare la tragedia che si sta consumando in queste ore in Ucraina e promuovono un presidio aperto a tutti, alle ore 19, in Piazza Resistenza a Scandicci. Di seguito il testo dell’appello:

“C’è sempre lo spazio per una trattativa se davvero lo si vuole aprire. Se si ha cuore la vita dei figli degli altri come dei propri – perché nè gli uni nè gli altri sono invulnerabili – si è sempre in tempo a fermarsi. La risposta non è mai nella guerra, nell’attacco armato, nell’illusione di poter dirigere i conflitti come da una cabina di regia che ci porta sullo schermo un terribile spettacolo visto dall’alto, ma senza entrare nella carne, nel cuore, nella mente delle persone. Come Sindaci della Città Metropolitana di Firenze ci rivolgiamo alle autorità russe perché sospendano l’invasione dell’Ucraina, un Paese che ha profonde ferite nella sua storia, e i bombardamenti. Tutti si fermino in presenza di gesti di buona volontà e ascolto. Una grande potenza che si è sentita umiliata dall’aggressività di una parte del mondo che ha puntato ad arricchirsi anche su di lei e ancora di più dopo il 1989 e la fine dell’Unione Sovietica, rischia ora di dissipare un capitale di cultura, amicizia, rispetto che ha sempre legato l’Italia alla Russia e all’Est europeo. Per noi Russia e Ucraina sono Europa e c’è bisogno di tutti per fermare un’involuzione legata ovunque all’accaparramento del risorse e delle fonti energetiche, con disprezzo per la vita umana. Non sarà un’altra guerra a risolverla, semmai l’approfondirà. I problemi tra Russia e Ucraina e il loro rapporto con l’Occidente si è aggravato negli ultimi anni nell’insensibilità generale – bisogna riconoscerlo – ma si può tornare sui propri passi dando prospettiva a tutti. Nei nostri territori vivono più di 2330 ucraini, più di 800 russi e di 100 bielorussi. Vivono con noi, molti e molte di loro aiutano i nostri anziani, altri si sono inseriti in tante altre attività delle nostre comunità. Facciamo nostra la loro angoscia e chiediamo a tutti di non credere alla presunta forza risolutiva della guerra. Da queste nostre città, in questi giorni impegnate a dare un futuro pacifico al Mediterraneo, scongiuriamo di abbassare le armi, di non avvelenare la terra, di fare respirare i cieli, di sentire il pianto dei bambini, di salvare tutti”.

CGIL-CISL-UIL NAZIONALI, SABATO 26 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE A ROMA

“Cgil, Cisl, Uil condannano l’aggressione militare russa e chiedono uno stop immediato delle ostilità. Il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili. Al popolo e ai lavoratori dell’Ucraina esprimiamo la nostra solidarietà”. È quanto dichiarano in una nota unitaria Cgil, Cisl e Uil.
“È necessario fermare la guerra in Ucraina – si legge – e far partire un vero processo di pace, attivando urgentemente tutti i canali della politica e della diplomazia, in sede europea e in sede Onu”.
“Mai come oggi – aggiungono le tre Confederazioni – è evidente che la pace e il ripudio delle guerre debbano essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale. L’Unione Europea deve agire ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia”.
“Cgil, Cisl e Uil – concludono – aderiscono all’appello della Rete italiana Pace e Disarmo e promuovono con le altre organizzazioni la manifestazione a Roma, in Piazza Santi Apostoli, sabato 26 febbraio alle ore 11, e invitano tutti a partecipare”.

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