Poste chiude la mensa a Sesto Fiorentino, protesta Slc-Filcams

Poste chiude la mensa del Centro di smistamento di Sesto Fiorentino (usata da 800 lavoratori, in cambio arrivano distributori automatici). Protesta la Slc Cgil, con la Filcams: “Scelta irrispettosa, il servizio sia mantenuto”. Perdono il lavoro gli addetti dell’appalto

Poste Italiane decide unilateralmente la chiusura della mensa del Centro di Smistamento di Sesto Fiorentino. La SLC CGIL AREA VASTA FIRENZE PRATO PISTOIA e la FILCAMS CGIL di Firenze denunciano l’ennesima scelta irrispettosa di Poste Italiane verso i suoi dipendenti.
Da Roma Poste Italiane decide quando i toscani devono mangiare, che la mensa a Sesto Fiorentino, presso il Centro di Smistamento Postale, è un costo da eliminare, in cambio offre generosamente di mettere dei distributori automatici per dare ristoro a oltre 800 lavoratori e lavoratrici tra appalti, precari e dipendenti Postali diretti e indiretti che si alternano in svariati turni di lavoro, giornalieri e notturni, 24h su 24.
Questa chiusura colpisce inoltre i 4 lavoratori e le lavoratrici della ditta che aveva in appalto il servizio mensa, facendo perdere loro il posto di lavoro.
Una decisione che avvalora ancora di più la vertenza della SLC CGIL Toscana che, con gli scioperi che ha indetto, sta combattendo da sola per denunciare la carenza degli organici dei dipendenti di Poste Italiane e le pressioni commerciali, oltre che la insopportabile condizione del personale precario di cui questa Azienda Governativa abusa, sia per carichi di lavoro, che per le pressioni indebite che rivolge loro.
Chiediamo con forza quanto necessario per mantenere decoroso il servizio importante e necessario che svolgono i lavoratori e le lavoratrici a Sesto Fiorentino: va riaperta la mensa di Sesto Fiorentino.

Firmato: SLC CGIL AREA VASTA FIRENZE PRATO PISTOIA

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