Alstom, protesta contro il mancato ritiro delle misure disciplinari

Alstom, l’azienda si rifiuta di ritirare i provvedimenti disciplinari a carico dei lavoratori, protestano Fim e Fiom Firenze. “Inaccettabile, continueremo con ulteriori mobilitazioni”

L’azienda Alstom, dopo la manifestazione sotto Palazzo Vecchio a Firenze di lunedì 23 maggio, ha comunicato l’ennesimo rifiuto di ritirare i provvedimenti disciplinari di licenziamento e sospensione per due lavoratori rispetto al tragico incidente ferroviario di Livraga (Lodi).
“La decisione presa dall’azienda è inaccettabile e grave. Due lavoratori, che hanno sempre svolto il loro lavoro con la massima dedizione, sono stati colpiti da provvedimenti disciplinari, di cui uno di licenziamento, accusandoli di non aver svolto le proprie mansioni senza peraltro neanche provarlo. Piena fiducia nell’operato della Magistratura, che ancora non ha condannato i lavoratori, ma il tentativo da parte dell’azienda di scaricare le responsabilità di processi industriali complessi e forse inefficaci, come afferma la procura, su di loro è offensivo verso la loro dignità, così come fare due provvedimenti dopo due anni dai fatti è contrario ad ogni principio che regola il diritto del lavoro. Tuteleremo i lavoratori colpiti con ogni mezzo disponibile, assieme a tutti i loro compagni e colleghi contro ogni tentativo di scaricare le responsabilità del lavoro su di loro. Continueremo con ulteriori mobilitazioni, fino al ritiro dei due provvedimenti, come già fatto Lunedì 23 maggio quando, assieme alla RSU e ai lavoratori in sciopero, abbiamo manifestato sotto Palazzo Vecchio, incontrando l’Assessore allo Sviluppo Economico Benedetta Albanese e il Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani”.

Lo hanno dichiarato Francesco Diazzi (FIM CISL Firenze) e Andrea Vignozzi (FIOM CGIL Firenze)

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