Tim e Tlc, il 23 maggio convegno a Firenze con sindacati, Giani, Anci

“Tim e Tlc, il futuro nasce ora”: lunedì 23 maggio tavola rotonda (organizzata da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) dalle 9:30 alle 14 presso la Camera del lavoro di Firenze (Borgo Greci 3, salone Di Vittorio). Prevista la diretta streaming sul canale YouTube CgilCislUil Firenze (LINK).
Una discussione sul futuro delle telecomunicazioni in Toscana e in Italia e sul ruolo dello Stato e dell’ex monopolista nelle politiche industriali del Paese, con una fotografia della situazione delle reti nella
nostra regione, con la partecipazione – oltre ai sindacati – di Regione Toscana e Anci.
Il Pnrr prevede fondi importanti per lo sviluppo delle telecomunicazioni e del digitale nel Paese. Il modello proposto dall’attuale Governo cambia il modello rispetto al Memorandum di agosto 2020. Qual è il modello “migliore” e perché? Cosa propone il sindacato? E perché? Quali conseguenze per il paese e per i lavoratori?

Ne parlano insieme (modera Angelo Ughetta di Uilcom Toscana):

RICCARDO SACCONE – Segretario nazionale SLC/CGIL
ALESSANDRO FARAONI – Segretario Generale Nazionale FISTEL/CISL
LUCIANO SAVANT LEVRA – Segretario nazionale UILCOM/UIL
EUGENIO GIANI – PRESIDENTE REGIONE TOSCANA
RAPPRESENTANTE – ANCI Toscana

Introduzione di Samuele Falossi (Slc Cgil Toscana), conclusioni di Roberto Bozzi (Fistel Cisl Toscana)

Le Tlc, a livello di infrastrutture, in Toscana occupano circa 5mila addetti (call center esclusi), quasi la metà sono di Tim. Il 30% dei toscani non ha una connessione all’altezza, circa 150 Comuni toscani non sono cablati e ciò genera insopportabili diseguaglianze e impari opportunità sul lavoro, sulla scuola, sulla quotidianità. Per i sindacati lo Stato deve intervenire nel settore, e l’ex monopolista Tim deve avere un ruolo centrale in quanto azienda verticalmente integrata, come succede in tutto il mondo.

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