Autostrade, protesta Filt Cgil contro la ditta che gestisce le gallerie

Autostrade: la Gsa, ditta che gestisce in appalto il controllo e l’intervento nelle gallerie tra Firenze e l’appennino, non si presenta in Prefettura all’incontro col sindacato per le procedure di raffreddamento. La Filt Cgil: “Un fatto inaudito, dopo mesi di stato di agitazione per le condizioni di lavoro problematiche degli addetti”. In arrivo mobilitazioni affinché i lavoratori possano trovarsi a “operare in sicurezza e con condizioni normative e stipendiali dignitose”

Quest’oggi, presso la Prefettura di Firenze siamo stati testimoni di un fatto inaudito. La azienda Gruppo Servizi Associati (GSA), operante in appalto nelle gallerie autostradali del Tratto appenni-nico e nel IV Tronco di Autostrade per l’Italia per il servizio di prevenzione, primo intervento e soccorso antincendio, non si è presentata all’incontro programmato, riferito alle procedure di raffreddamento per lo stato di agitazione, proclamato dalla Filt Cgil per gli 80 lavoratori di tale appalto.
Tale vertenza sindacale, aperta da alcuni mesi, deriva dalle difficoltà che i lavoratori stanno incontrando sui temi di una diversa applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro; degli orari di lavoro; della sta-bilizzazione dei numerosi lavoratori precari; dei Dispositivi di Protezione Individuale e, in generale, delle dotazioni individuali e della sicurezza del lavoro, nonché della situazione concernente le postazioni di lavo-ro; la necessità di adeguati percorsi formativi. Una circostanza del genere, purtroppo, si sta concretizzando in molte aree del Paese, per quanto riguarda l’infrastruttura autostradale e non solo.
L’argomento della applicazione contrattuale ha avuto poi un riscontro a livello nazionale, visto che siamo di fronte ad un CCNL anomalo, siglato da un solo sindacato autonomo, che fornisce a questi lavoratori uno stipendio di 900 euro al mese, con turni di 12 ore al giorno, per 173 ore di lavoro mensili, a fronte di una prestazione che richiede molta professionalità e capacità di affrontare situazioni difficili e pericolose. Non solo, vista la permanente carenza di organici, a questi lavoratori sono richiesti spesso orari straordinari ben oltre il normale prospetto di turnazione, senza che siano retribuiti correttamente.
A livello locale abbiamo, inoltre, focalizzato l’attenzione sulle questioni operative, offrendo nei mesi scorsi alla Direzione aziendale alcuni percorsi per ristabilire una qualità solida del servizio. Tali nostre proposte, a distanza di mesi, non hanno avuto risposte. Tanto meno GSA ha provveduto, di propria sponte, a dare rispo-ste concrete alle difficoltà quotidiane dei lavoratori, aumentate con la apertura della nuova Galleria Santa Lucia, presidiata dai lavoratori GSA.
Vorremmo ancora sottolineare il contesto problematico in cui vivono i lavoratori GSA del Cantiere autostra-dale appenninico e del Quarto tronco ASPI e, altresì, il loro e il nostro senso di responsabilità, per il quale abbiamo atteso abbastanza tempo prima di addivenire ad uno stato di conflittualità sindacale con la Società, memori della funzione importante di sicurezza che tali lavoratori svolgono per i cittadini, l’utenza autostra-dale e per il Paese.
Per queste evidenti ragioni, dopo un consistente tempo di attesa, abbiamo provveduto alla richiesta di un incontro in sede istituzionale prefettizia, con la completa disponibilità della Istituzione, la quale ha provve-duto alla convocazione delle Parti.
A fronte di una situazione del genere, perciò, la mancata presenza in sede istituzionale di una delegazione aziendale ci amareggia e ci appare come offensiva e irrispettosa dei lavoratori, delle Organizzazione sinda-cali di rappresentanza e della stessa Rappresentanza dello Stato italiano. Insomma, il comportamento azien-dale ci pare grave e da segnalare ai cittadini e a tutti i soggetti aziendali e istituzionali interessati.
Di concerto con la nostra Struttura nazionale, perciò, adesso valuteremo la possibilità di una mobilitazione e di una azione di lotta generalizzata che permetta ai lavoratori GSA toscani e non solo di operare in sicurez-za e con condizioni normative e stipendiali dignitose. Sarà una mobilitazione lunga e difficile, la cui re-sponsabilità ricade completamente sui vertici di GSA. Noi, comunque, non molliamo.

Firmato: Alessio Ammannati Filt Cgil

Autostrade: Filt, verso mobilitazione nazionale lavoratori prevenzione antincendio (Gsa). “Serve applicazione ccnl Guardie ai Fuochi”

“Un atteggiamento irriguardoso che ora ci costringe ad accelerare le decisioni sull’avvio di una vertenza nazionale articolata che inevitabilmente coinvolgerà l’ampia platea dei committenti, tra cui, nei nostri settori, molte concessionarie autostradali”. A dichiararlo il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo in merito all’assenza di Gsa (Gruppo Servizi Associati) società specializzata nei servizi integrativi antincendio, alla convocazione di ieri in prefettura a Firenze nell’ambito della seconda fase delle procedure di raffreddamento, avviate a febbraio scorso, per evidenti criticità su sicurezza, orario ed organizzazione del lavoro nonché sull’applicazione del contratto nazionale Guardie ai Fuochi ai lavoratori in appalto, addetti alla prevenzione antincendio delle gallerie del tratto appenninico dell’A1, sottolineando che “è stato atto grave ed irrispettoso non solo nei confronti dei lavoratori e della nostra struttura territoriale ma anche nei confronti del Prefetto”.
“Già al tavolo di confronto nazionale del 25 maggio scorso – spiega il segretario nazionale della Filt Cgil – abbiamo invitato Gsa a rivedere i propri atteggiamenti e le proprie iniziative unilaterali riferite all’applicazione del contratto nazionale Guardie ai Fuochi, all’orario e all’organizzazione del lavoro, le cui ricadute insistono negativamente sui delicati aspetti legati alla salute ed alla sicurezza”.
Secondo Colombo: “è evidente che la scelta aziendale è quella di confliggere piuttosto che relazionarsi in maniera corretta e produttiva. Da parte nostra non siamo disponibili a perseguire un modello relazionale purtroppo immaginario o di facciata perché è arrivato il momento di dare le giuste risposte ai lavoratori che, da troppo tempo, sono stati ragionevoli ed hanno continuato a svolgere il proprio lavoro con senso di responsabilità, sperando di essere ricambiati con risposte adeguate ed in linea con la normativa vigente ed il contratto nazionale Guardie ai Fuochi, siglato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti”.
“Diciamo basta: o registriamo un immediato ravvedimento dell’azienda, a partire dalla ripresa del confronto nazionale – afferma infine il dirigente nazionale della Filt – oppure si aprirà una lunga fase di conflitto e di denunce a tutela dei diritti individuali e collettivi”.

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