Assistenza domiciliare, allarme Fp Usl TC sulla condizione dei servizi

Assistenza domiciliare, la denuncia di Fp Cgil per l’Usl Toscana Centro: “I servizi sono dotati a stento del personale necessario per svolgere solo le attività ordinarie, e non hanno le risorse necessarie per rispondere alle richieste di dimissioni urgenti. Le principali vittime di una situazione fuori controllo sono i pazienti e i loro familiari. Va avviata una discussione sulla organizzazione territoriale e occorre assumere”

Da alcuni mesi, a causa del perenne sovraffollamento dei pronto soccorso della Usl Toscana Centro, è stato istituito il servizio dei GIROT ospedalieri e territoriali, costituito da geriatri e infermieri, con l’obiettivo di gestire i pazienti molto anziani e fragili pluri-patologici al proprio domicilio, evitando le continue ospedalizzazione degli stessi.
La repentina attivazione di questo importante e strategico servizio di filtro delle ospedalizzazioni sta provocando dei gravi disagi e disservizi in tutti i servizi dell’assistenza domiciliare, che ad oggi non sono in grado di prendere in carico i pazienti dimessi dai GIROT a causa della cronica carenza d’infermieri e Oss.
Tutti i servizi della domiciliare sono dotati a stento del personale necessario per svolgere solo le attività ordinarie, e non hanno le risorse necessarie per rispondere alle richieste di dimissioni urgenti.
“E’ da diverse settimane che la situazione è fuori controllo – dichiara Baldacci Simone, Coordinatore FP CGIL USL Centro Toscana -, ancora ad oggi non sono state definite con chiarezza le ‘regole d’ingaggio’ fra servizi dell’assistenza domiciliare e GIROT, sulle modalità dei tempi di gestione delle dimissione di questi pazienti fragili”.
Sempre più spesso si stanno verificando episodi spiacevoli al momento della dimissione le cui principali vittime sono i pazienti e le loro famiglie, visto che al momento della dimissione precoce dall’ospedale vengono promessi a questi utenti servizi e una presa in carico celere che non può essere assolutamente essere fatta da parte dei distretti della territoriale, che non hanno né il personale né i mezzi necessari per garantire le richieste di attività urgenti che gli vengono spesso ‘scaricate’ dagli ospedali senza nemmeno la dovuta condivisione
“Si sta verificando un pericoloso cortocircuito fra i servizi domiciliari e dell’ospedale, le cui principali vittime sono i pazienti e i loro familiari – continua Baldacci -; da sempre i servizi dell’assistenza domiciliare sono ‘tarati’ per rispondere alle richieste di attivazione ordinarie che possono essere prese in carico, stante il personale presente entro le 72 h dalla dimissione, e non sono assolutamente attrezzati per prendere in carico i pazienti il giorno stesso, come spesso promettono alcuni geriatri al momento della dimissione”
La FP CGIL USL Centro Toscana ritiene assolutamente inaccettabile che la mancanza di un protocollo operativo sulle modalità di dimissione di questa tipologia di pazienti venga totalmente scaricato sulle spalle dei lavoratori dei servizi domiciliari, che in questo modo si trovano ad affrontare spiacevoli discussioni con i parenti dei familiari che non riescono a capire le ragioni della mancanza di risposte da parte dei servizi territoriali.
Serve strutturare un protocollo operativo da parte dell’Azienda e, in attesa che questo avvenga, serve continuare a prendere in carico i pazienti entro le 72 ore. In generale seve avviare una discussione sulla organizzazione territoriale e in applicazione del DM 77 che stabilisce i parametri del personale.
La FP CGIL chiede l’immediata applicazione del DM 77/2022 che stabilisce precisi parametri per la definizione delle risorse di personale sanitario nel territorio e per l’apertura degli ospedali di comunità e delle COT (Centrali Operative Dimissioni), altri due pilastri fondamentali per il completo e totale potenziamento della rete territoriale.
In generale bisogna avviare una discussione sulla organizzazione territoriale e in applicazione del DM 77 che stabilisce i parametri del personale. E’ fondamentale però che il Governo, oltre a stabilire i parametri, come ha fatto con il DM77, dia le risorse per poter assumere.

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