Più salario e diritti, nuovo integrativo alla Valentino Metal Lab (Scandicci)

14esima, più permessi, premio di produzione, più diritti: nuovo integrativo alla Valentino Metal Lab (gruppo Valentino, Scandicci, Fi). La Fiom Cgil : “Accordo storico, servono stesse condizioni per chi lavora nelle stesse modalità, chiediamo un tavolo sul settore alle istituzioni”

Ieri lavoratrici e lavoratori della Valentino Metal Lab di Scandicci (Fi), azienda di accessoristica metallica per la moda, controllata dal gruppo Valentino, noto brand di fama mondiale, hanno approvato all’unanimità tramite referendum l’acquisizione dell’integrativo di gruppo.

Si tratta di un fatto storico, perché per la prima volta c’è stata la sottoscrizione dell’accordo di gruppo a livello nazionale e degli accordi di recepimento per l’unica azienda metalmeccanica di tutto il gruppo, sita a Scandicci (87 addetti). Questo risultato è stato raggiunto grazie al lavoro svolto dalla FILTCEM Fiorentina e nazionale, e dalla RSU FIOM CGIL Valentino Metal Lab, con la struttura territoriale della FIOM CGIL Firenze Prato Pistoia. Grazie alla sottoscrizione di questi accordi, sono migliorati storicamente i diritti e le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori che vi operano.

Tra gli avanzamenti più significativi ci sono: l’introduzione della 14° mensilità, l’ottenimento di 7 euro di buoni pasto e la costituzione di un premio di produzione da definire entro l’anno. Sono compresi poi anche permessi aggiuntivi: 16 ore per visite mediche e analisi, 8 ore per inserimento scolastico fino ai 6 anni, 8 ore per malattia dei figli fino a 13 anni, integrazione al 100% dei primi 30 giorni di maternità facoltativa, maggiori tutele per il diritto al mantenimento del posto di lavoro e retribuzione in caso di grave patologia, indennità di festivo che vanno da 35 a 120 euro in caso di campionatura e sfilate, normazione del diritto allo smart working in modo avanzato e migliorativo rispetto alla legge.

A seguito di questo storico accordo poniamo una riflessione a tutto il mondo della moda alle istituzioni e all’opinione pubblica: “le lavoratrici e i lavoratori del settore accessorio metallico possono essere pagati in modo commisurato al valore che producono! E si possono avanzare i loro diritti!”.

Quanto avvenuto in Valentino Metal Lab apre una profonda contraddizione nel distretto fiorentino che è eccellenza in tutto in tutto il mondo.

Stesse lavorazioni, stessi reparti, stessa professionalità, stessi materiali trasformati, stessi preziosi utilizzati, stessi processi e stessi costi del resto delle aziende del distretto, eppure una differenza abissale di retribuzione, inquadramenti e diritti. Questa differenza enorme pesa tra i 4000 e 5000 euro netti l’anno a regime, tra un lavoratore della Valentino Metal Lab e la media del resto dei lavoratori del distretto Fiorentino.

Quali siano le motivazioni è la domanda che poniamo. Cosa accade e cosa c’è tra il prodotto finito e le lavorazioni del conto-terzista? Perché questa enorme incongruenza tra costo del prodotto al cliente finale e il salario di chi quel prodotto l’ha fatto?

In una fase come questa dove l’inflazione è galoppante e la crisi energetica sta mettendo in ginocchio molte famiglie, abbiamo certificato che aumentare i salari e i diritti dei lavoratori dell’accessorio metallico si può.

Chiederemo per questo a FIM, UILM e alla regione Toscana di aprire subito un tavolo di confronto sul settore, necessità già esplicitata unitariamente all’iniziativa di Scandicci il 12 Luglio scorso sull’accessorio metallico della moda.

Le crisi non sono solo le aziende che chiudono, ma anche quei settori dove le persone, pur lavorando, non arrivano a fine mese, nonostante producano manufatti che generano miliardi di profitto nel mondo. E ora abbiamo la prova “certificata” che c’è una precisa e scientifica volontà su come organizzare il distretto, funzionale a massimizzare i profitti e ammassare le marginalità sulle spalle di chi per vivere deve lavorare e non arriva a fine mese.

Firmato: Iuri Campofiloni, responsabile settore Moda per la segreteria delle FIOM CGIL Firenze e Prato

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