Unicoop Firenze, rinnovato l’integrativo: più diritti e tutele

Firmato il nuovo contratto integrativo in Unicoop Firenze (8mila addetti e addette – la metà fiorentini/e – in 7 province toscane) tra la cooperativa e i sindacati: riduzione orario di lavoro a parità di salario per i giovani, più congedi parentali a madri, padri e a donne vittime di violenza, due giorni in più di chiusure annue, unioni civili equiparate ai matrimoni.
La Filcams Cgil Toscana: “Questo accordo porta un miglioramento netto delle condizioni di lavoro rispetto a un integrativo già importante. Un accordo che segna un risultato significativo perché raggiunto, grazie a contrattazione, coerenza e buone relazioni, in un momento difficile di crisi; ci auguriamo che questa intesa possa diventare un modello anche per altre contrattazioni, nel metodo e nel merito, perché allarga i diritti e le tutele e ne beneficerà anche il servizio. Si guarda soprattutto all’inclusione, in primis di giovani e donne”

LA NOTA SINDACALE

È stato firmato nella sede di Scandicci il contratto integrativo di Unicoop Firenze. Soddisfazione da parte della Cooperativa e dei rappresentanti sindacali per un accordo migliorativo rispetto al precedente, frutto della contrattazione sindacale e che è stato approvato a larghissima maggioranza dai lavoratori che hanno partecipato alle assemblee delle scorse settimane.
Il contratto va a migliorare le condizioni di lavoro per gli ottomila dipendenti della seconda Cooperativa d’Italia, con un’attenzione particolare ai temi della conciliazione lavoro e famiglia, della tutela delle persone più fragili (lavoratori in condizione di malattia o vittime di violenza di genere), alla sicurezza sul lavoro e della parità di genere attraverso i congedi parentali.
Fra le misure inserite si sottolinea il mantenimento dell’orario a 36 ore e la progressiva riduzione da 40 ore a 38 ore per tutti gli assunti dal dicembre 2011, azione questa in controtendenza nel momento in cui il contratto nazionale fissa l’orario a 40 ore. Confermato anche l’elemento del salario variabile partecipativo, con la distribuzione del 25% dell’utile della gestione commerciale ai lavoratori, cui si aggiunge, per venire incontro a chi dovesse affrontare un periodo di difficoltà, la possibilità di acquisti rateali per i lavoratori. Si apre inoltre un intero capitolo dell’integrativo dedicato a sostenere Benessere e Welfare dei lavoratori, che comprende ad esempio: la tutela della dignità e della parità di genere, anche attraverso l’equiparazione delle unioni civili ai matrimoni tradizionali nel diritto a vedersi riconoscere tutto quello che è previsto dall’integrativo in riferimento a matrimonio e famiglia; congedi particolari per vittime di violenza di genere e lavoratori affetti da malattie gravi.
L’accordo comprende inoltre una misura importante per il sostegno alla paternità, attraverso la previsione di 4 settimane aggiuntive di paternità retribuita al 100% per i padri lavoratori ed ulteriori 30 giorni per congedo parentale facoltativo. Questa novità dà gambe ad una campagna, quella per una genitorialità alla pari, che è stata sostenuta da Coop e Unicoop Firenze negli scorsi mesi, attraverso la promozione di iniziative che vanno sotto il nome di Close the Gape. Sempre in tema genitorialità, l’accordo viene a prevedere permessi per la cura dei figli e per la fecondazione assistita.
Particolare attenzione, infine, viene posta al tema della sicurezza sul lavoro. La sua rilevanza all’interno della Cooperativa viene rafforzata attraverso l’istituzione di apposita Commissione Tecnica che avrà il compito di promuovere la diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza e di proporre iniziative di miglioramento degli attuali standard.

Dichiarazione Unicoop Firenze:
“La Cooperativa si conferma all’avanguardia per quanto riguarda le condizioni di lavoro al suo interno. Siamo soddisfatti oggi di firmare il contratto integrativo approvato dai lavoratori, che dai prossimi giorni entrerà in vigore e comporterà importanti novità. Nel momento difficile che stiamo vivendo la Cooperativa sottolinea la sua attenzione alle persone, ai soci e ai clienti che qui trovano le condizioni migliori per fare la spesa, e ai lavoratori. Ringraziamo i sindacati con i quali è stato intrapreso un lungo cammino nell’interesse dei dipendenti Unicoop Firenze, una comunità di circa 8mila persone che avranno così accesso a nuove misure per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e vedranno potenziati gli strumenti per affrontare eventuali momenti di fragilità”.
Dichiarazione Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità, rilasciata in occazione di una intervista InformatoreTV: “Il congedo di paternità, richiamato e ampliato nell’integrativo di Unicoop Firenze, è uno strumento chiave su cui recentemente sono stati fatti passi avanti storici, sia per quello obbligatorio, sia per quello facoltativo, con il duplice obiettivo del pieno accesso delle donne alla carriera e di una più equa suddivisione di compiti di cura a casa. Il modello dell’organizzazione sociale e lavorativa deve comprendere l’essere umano nella sua interezza e bandire tutte quelle forme di disparità che sono solo una negazione dei diritti. Anzi, l’ambiente di lavoro dovrebbe valorizzare le unicità e promuovere la crescita delle persone nelle diverse realtà. In questa ottica va il plauso a chi fa da apripista, attivando processi di welfare capaci di innovare l’organizzazione aziendale e valorizzare i lavoratori, secondo le linee guida comprese nel “Family Act”.

Stefano Nicoli, Filcams Cgil Toscana: “Questo accordo porta un miglioramento netto delle condizioni di lavoro rispetto a un integrativo già importante. Un accordo che segna un risultato significativo perché raggiunto, grazie a contrattazione, coerenza e buone relazioni, in un momento difficile di crisi; ci auguriamo che questa intesa possa diventare un modello anche per altre contrattazioni, nel metodo e nel merito, perché allarga i diritti e le tutele e ne beneficerà anche il servizio. Nel nuovo integrativo si guarda soprattutto all’inclusione, in primis di giovani e donne. Per i primi, i neoassunti, si riduce l’orario di lavoro da 40 a 38 ore settimanali, a parità di stipendio, con la prospettiva di arrivare a 36, come i colleghi più ‘anziani’, nel prossimo rinnovo. Per le donne, si spinge sulla parità di genere ad esempio col mantenimento delle condizioni di carriera post maternità e con l’aumento di 90 giorni – oltre a quelli per legge – di congedo retribuito per le vittime di violenza. Su questo fronte si incentiva anche la paternità, con 30 giorni in più di congedo parentale retribuiti, e sono state equiparate al matrimonio le unioni civili. Preme infine sottolineare, sul fronte della conciliazione vita-lavoro, che – in un periodo in cui tante aziende della grande distribuzione tendono ad aumentare gli orari e le aperture – qui sono state aggiunte due festività di chiusura a quelle già previste. La delegazione trattante ha fatto un grande lavoro”

Gianfranco Mazza, Fisascat-Cisl Toscana: “La trattativa per il rinnovo del contratto integrativo di Unicoop FirenzeI è stata decisamente lunga e complessa e si è anche interrotta per un periodo a causa della pandemia, che ha impedito da un lato di poter fare incontri e dall’altro ha creato enormi problemi di informazione e confronto con i dipendenti. Siamo soddisfatti per l’ottimo risultato ottenuto, con la conferma delle norme esistenti e passi avanti importanti, in particolare sul sostegno ai lavoratori in difficoltà, dal part time a 30h alla banca ore solidale. E come Fisascat-Cisl c’è la soddisfazione di aver potuto contare su un gruppo di delegati affiatati e convinti che ha supportato la trattativa, anche nei momenti più difficili, senza esitazioni. Il 97% di sì a favore dell’ipotesi di contratto è storico e in prospettiva dà un forte segnale sul lavoro che ancora dovremo portare avanti insieme alle altre organizzazioni sindacali”.
Marco Conficconi, UILTuCS Toscana,: “Questo è un accordo che rafforza i diritti della lavoratrici e dei lavoratori; che dà maggiore dignità alla maternità ed alla paternità e che riconosce anche in Cooperativa i diritti di genere.”

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