A Firenze chiude la Pasquali, sciopero e presidio Filcams

Chiude la sede di Firenze di Pasquali, storica azienda locale di distribuzione di prodotti medici e cosmetici (nota per il marchio Dermovitamina): 12 dipendenti devono trasferirsi a Milano. La Filcams Cgil non ci sta: “Sono licenziamenti mascherati, inaccettabile che la città perda un altro suo marchio”. Oggi sciopero e presidio di protesta

Chiusura della sede di Firenze e trasferimento delle 12 dipendenti (11 stabili più un part time) sulla sede di Milano: succede alla Pasquali, azienda storica presente nel territorio fiorentino dal 1960, nota per il marchio Dermovitamina, che si occupa di ricerca, sviluppo e commercializzazione di dispositivi medici, prodotti cosmetici e integratori sul canale nazionale delle farmacie.
Lo scorso 5 settembre dall’azienda è arrivata alle 12 dipendenti fiorentine una lettera di trasferimento su Milano, causa chiusura della sede legale amministrativa di Firenze in viale Belfiore 41 a partire dal prossimo 15 novembre. Pasquali ha anche una sede a Prato con 5 dipendenti ma ad ora non è toccata.
La Filcams Cgil non ci sta: “L’azienda in un incontro sindacale, e poi via mail, non ha accolto alcuna richiesta delle lavoratrici e lavoratori, come: ritardare il trasferimento dato che lo stabile fiorentino è affittato fino a marzo; uso dello smart working; aiuti economici per il trasferimento”, dice la sindacalista Chiara Liberati. Che aggiunge: “Come Filcams Cgil ci chiediamo se questi trasferimenti, che sembrano piuttosto licenziamenti mascherati, sottintendano altro. E più precisamente ciò denota che Havea, che ha acquistato Pasquali nel 2019, è interessata al marchio e non a chi lo ha costruito”.
La Filcams Cgil ha chiesto e ottenuto alla Città metropolitana l’apertura di un tavolo di crisi sulla vertenza: la prima riunione si terrà giovedì 27 ottobre. Nel frattempo, oggi sciopero di 4 ore con presidio di protesta davanti all’azienda a Firenze in via Belfiore 41. “Non possiamo accettare che un altro storico marchio fiorentino venga delocalizzato”, chiude Liberati. Al presidio è intervenuta l’assessora comunale Benedetta Albanese.

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