20 anni Social Forum Firenze, l’iniziativa Cgil-Spi “Il sentiero interrotto”
“Il sentiero interrotto”, oggi a Firenze il dibattito Cgil-Spi sul ventennale del Social Forum con i protagonisti di allora a confronto con voci autorevoli di oggi (ospiti – tra gli altri, in un dibattito multimediale – Sergio Cofferati, Achille Serra, Sara Nocentini, Stefania Ippoliti, Ivan Pedretti, Mons. Paglia, Sabina Nuti, Ermete Realacci).
Dalida Angelini: “Se quel sentiero è stato interrotto, su quei princìpi e quei valori ora, insieme, dobbiamo trovarne uno nuovo”
IL VIDEO DELLA GRANDE MANIFESTAZIONE DI ALLORA
Oggi a Firenze in Fortezza si è svolta l’iniziativa “Il sentiero interrotto”, nel ventennale del Social Forum, organizzata da Cgil Toscana, Spi Cgil Toscana, Cgil Firenze e Spi Cgil Firenze.
IL SERVIZIO VIDEO DELLA GIORNATA
Sono intervenuti, tra i vari ospiti in presenza, da remoto o registrati, l’allora prefetto Achille Serra, Sergio Cofferati, Stefania Ippoliti, Sara Nocentini, Achille Passoni, monsignor Vincenzo Paglia, Sabina Nuti, Ermete Realacci (il programma). “Ricordare il Social Forum di Firenze, considerare la speranza contenuta in quei passi, riflettere sulle prospettive che si aprono e che tornano negli scenari di oggi, la necessità di dar loro un progetto è l’oggetto e il motivo di queste nostre iniziative. I temi sollevati 20 anni fa sono in gran parte quelli di oggi, in questi anni sono mancate le risposte. Se quel sentiero è stato interrotto, ora, insieme, dobbiamo trovarne di nuovi, sempre su quei princìpi e quei valori: pace, lavoro, giustizia sociale, ambiente, diritti. Serve un nuovo progetto comune, condiviso, dove vari soggetti e varie forze pur nelle proprie diversità sappiano camminare insieme, in un movimento che voglia cambiare le cose dal basso. Bisogna ridare speranza, sopratutto ai giovani. C’è da provarci”, ha detto la segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini.
Un’altra iniziativa di Cgil e Spi Firenze-Toscana per il ventennale del Social Forum fiorentino è in programma venerdì 11 novembre a Firenze (Camera del lavoro Borgo Greci 3, Salone Di Vittorio). Titolo: “Le crisi dell’Europa: i nodi da sciogliere insieme”.
Il programma dei lavori:
– ore 10 saluti di Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze;
– ore 10:15: intervento introduttivo (in videocollegamento) del professor Romano Prodi, “L’Europa nello scenario globale: una prospettiva tra la crisi delle democrazie nazionali e le nuove questioni geopolitiche”;
– ore 10:45: tavola rotonda “Il futuro e le sfide dell’Europa che vogliamo”. Con la vicesegretaria Cgil nazionale Gianna Fracassi ( “Per un’Europa sociale e del lavoro”), Martina Pignatti Morano (“Per un’Europa di pace”), Enrico Giovannini (“Per un’Europa della sostenibilità ambientale”). Coordina Raffaele Palumbo (Controradio). Interventi dal pubblico;
– ore 12:30: conclusione
COSI’ IN ANSA
Social Forum: mons.Paglia, serve alleanza per mondo nuovo
“Sono convinto che sia urgente un’alleanza delle istituzioni, dei movimenti, dei credenti, dei non credenti, insomma di tutti gli uomini e le donne di buona volontà che sognano un mondo nuovo, per riprendere l’iniziativa”. Lo ha affermato monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, in un videomessaggio inviato a un’iniziativa Cgil-Spi per celebrare i 20 anni dal Social Forum di Firenze che si tenne nel 2022. “Credo che sia urgente il bisogno di ritrovare alleanze larghe – ha proseguito – come quando movimenti e istituzioni ebbero la forza di radunare una folla enorme, e Firenze divenne l’altoparlante che diceva a tutti il bisogno di un nuovo sogno, di una nuova prospettiva, di un nuovo secolo che fosse un secolo di sviluppo, di pace, di sostenibilità. Questi temi sono ancora a tutt’oggi sul tavolo”. Oggi, ha aggiunto Paglia, “sento troppe parole di guerra, troppe parole di armi. Sento troppe parole di coloro che vogliono vincere sugli altri. Oggi si può vincere solo assieme, ci si può sviluppare solo assieme. Il Covid ci ha dato una grande lezione: siamo tutti fragili e tutti interconnessi. Questa realtà di fatto deve diventare una scelta politica, economica, culturale, sociale. Una scelta anche spirituale: nessuno si salva da solo”. (ANSA)
Social Forum: Cofferati, molti temi 2002 sono attuali oggi
“Molti temi dell’epoca sono ancora temi dell’oggi, penso ad esempio all’ambiente o alle politiche sociali”. Lo ha detto Sergio Cofferati, ex segretario generale della Cgil, che oggi ha partecipato a un’iniziativa Cgil-Spi a 20 anni dal Social Forum di Firenze (2002). “Le forme di rappresentanza di allora non si sono conservate nel tempo – ha spiegato – con quella dimensione e quella forza, purtroppo, e andrebbero rivitalizzate dove ancora c’è qualche traccia”. Secondo Cofferati, quella forza è andata calando perché “non si è arrivati a risultati concreti: se fossero state praticate le indicazioni che all’epoca grandi pensatori come Jacques Delors indicavano, sui temi della globalizzazione, sulle politiche europee, probabilmente l’istituzione che facevano parte di quel processo positivo sarebbero ancora oggi come allora, forse addirittura ancora più grandi”. Al contrario, ha osservato l’ex leader della Cgil, “la sinistra sposò la linea della cosiddetta terza via di Tony Blair, che altro non era che un’imitazione delle politiche liberiste, soltanto un po’ attenuate. Questo portò ad una sconfitta della quale paghiamo il prezzo ancora oggi”. Adesso, per Cofferati, “è molto importante ripartire da ciò che è oggettivamente davanti agli occhi di tutti. Abbiamo alle porte una crisi economica consistente: bisogna affrontarla con un programma di investimenti. Il Pnrr offre tante risorse, che devono essere destinate a produrre, sia nel settore industriale che in quello dei servizi, con un livello di qualità molto alta. Questo vuol dire far crescere la conoscenza, l’innovazione, la ricerca, esattamente come suggeriva Delors”. (ANSA).
Social Forum: Serra, Firenze 2002 successo grazie al dialogo
La chiave del successo del Social Forum di Firenze nel 2002 dal punto di vista della gestione dell’ordine pubblico è stata “il dialogo” e “ho voluto che non ci fossero zone rosse, ho dialogato ogni momento con i responsabili della manifestazione, con i sindacati, e tutti mi sono stati vicino supportandomi in ogni modo”. Lo ha detto Achille Serra, all’epoca prefetto di Firenze, che oggi ha partecipato a un’iniziativa Cgil-Spi a 20 anni dal Forum. Il successo del Social Forum fu “un risultato clamoroso, bellissimo”, sostiene Serra. “Ho ricordi bellissimi – ha affermato -, anche di Oriana Fallaci che mi ha reso la vita un po’ difficile, ma mi metto nei suoi panni, di una fiorentina che aveva il timore che Firenze diventasse una seconda Genova. L’ho tranquillizzata, ho tranquillizzato Franco Zeffirelli che mi ha scritto poi una lettera meravigliosa, tutto è andato benissimo e quindi sono assolutamente soddisfatto”. Serra ha poi ricordato di essersi sentito “in difficoltà” quando “dopo aver promesso che non sarebbero stati chiusi i valichi di frontiera, il governo chiuse le frontiere. Lì bisognava recuperare di nuovo la fiducia dei manifestanti. Ci siamo riusciti”. (ANSA).
Social Forum: Cgil Toscana, 20 anni dopo serve movimento dal basso. Rievocato a Firenze evento sulla globalizzazione
“Serve un nuovo progetto comune, condiviso, dove vari soggetti e varie forze pur nelle proprie diversità sappiano camminare insieme, in un movimento che voglia cambiare le cose dal basso. Bisogna ridare speranza, soprattutto ai giovani”. Lo ha affermato Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana, che oggi ha partecipato all’iniziativa ‘Il sentiero interrotto’, nel ventennale del Social Forum, organizzata da Cgil Toscana, Spi Cgil Toscana, Cgil Firenze e Spi Cgil Firenze. Sono intervenuti, tra i vari ospiti in presenza, da remoto o registrati, l’allora prefetto Achille Serra, Sergio Cofferati, Stefania Ippoliti, Sara Nocentini, Achille Passoni, monsignor Vincenzo Paglia, Sabina Nuti, Ermete Realacci. “I temi sollevati 20 anni fa – sostiene Angelini – sono in gran parte quelli di oggi, in questi anni sono mancate le risposte. Se quel sentiero è stato interrotto, ora, insieme, dobbiamo trovarne di nuovi, sempre su quei princìpi e quei valori: pace, lavoro, giustizia sociale, ambiente, diritti”. (ANSA).
Social Forum: ex sindaco Domenici, vinsero Firenze e giovani. ‘Ma oggi no global e riformismo sono sconfitti e bloccati’
“Vinsero quelli che vennero qui, tanti giovani da tutta Europa e non solo, ma vinse anche la città di Firenze e questo per me che ero il sindaco fu molto importante”. Lo ha affermato Leonardo Domenici, sindaco di Firenze all’epoca del Social Forum (2002), che oggi ha partecipato a un’iniziativa dello Spi-Cgil a 20 anni dal Forum. “Ricordo la incredibile, straordinaria, grandiosa manifestazione conclusiva”, ha aggiunto. “Ero d’accordo che si facesse il Social Forum a Firenze – ha detto l’ex sindaco -, però eravamo a un anno dai tragici fatti di Genova, c’era una polemica molto forte sui rischi che poteva comportare questo Social Forum a Firenze, quindi non potevo semplicemente dire di sì, dovevo misurarmi con una valutazione concreta”. “Ritenni – ha proseguito – che prima di tutto c’era un rischio, sì, ma molto ragionevole, contenuto, perché penso che in quel momento nessuno aveva intenzione che le cose qui andassero male, né gli organizzatori né il Governo nazionale, che pure era un governo di centrodestra”. Domenici ha ricordato che Firenze ospitò il Social Forum dopo che nel 1999 aveva ospitato il convegno sul riformismo con la presenza di Bill Clinton, Tony Blair, Gerhard Schroder, Massimo D’Alema. “Entrambe queste prospettive – sostiene – sono state sconfitte o perlomeno bloccate. Oggi, di fronte alla globalizzazione, molti lavoratori hanno visto e purtroppo continuano a vedere nel ritorno del potere dello Stato nazionale una risposta positiva e in qualche modo protettiva, una risposta che oggi dice di voler dare la destra. Però sarà molto difficile anche per la destra trovare una risposta. Spero quindi che questo ciclo si concluda, ma mentre il ciclo va avanti bisogna che qualcuno pensi a come ricostruire una strategia democratica e di sinistra per fare i conti, fino in fondo, con la globalizzazione”. (ANSA).