Il 26 novembre la firma del Patto antifascista del Mugello

Sarà sottoscritto sabato 26 novembre alle ore 10.00 presso la Sala del Consiglio Comunale Pietro Caiani di Borgo San Lorenzo (Fi) il “Patto Antifascista del Mugello”. Un testo stilato da ANPI e che ha trovato l’adesione dei Comuni del Mugello. Non tutti però, mancherà la firma del Comune di Firenzuola.
Il documento firmato da Anpi, Arci, Cgil, Cisl, Libera, Uisp, Auser, Centro Radio Soccorso, Comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero, Vicchio, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Dicomano enumera una lunga serie di obiettivi e di impegni. Tra questi:
“Contrastare ogni forma di discriminazione sia essa sociale, economica, di razza, di genere, di orientamento sessuale o di identità di genere, con azioni concrete per mobilitare e PER sensibilizzare le comunità riguardo ai fenomeni di violenza sulle donne, di omofobia, di discriminazioni e violenze in ambito lavorativo al fine di realizzare un tessuto culturale necessario a estirpare il substrato da cui traggono origine tutte le forme di violenza”; e ancora, “Garantire l’istruzione, la formazione, la libertà dell’informazione, la libertà di parola e di opinione, impedendo ogni tipo di propaganda fascista, perché il fascismo non è una opinione ma un reato e rimuovendo gli ostacoli che impediscono il libero accesso alla scuola e all’informazione”. Si chiede di “Intraprendere le azioni necessarie per far in modo che la storia della Resistenza e i dettati della Costituzione diventino materia curriculare della scuola pubblica e privata italiana, fin dalla scuola primaria”.
Poi si aggiunge: “I firmatari di questo documento rigettano al mittente ogni qualsiasi forma di provocazione e violazione della libertà di pensiero, di religione e di orientamento sessuale. Il linguaggio, i comportamenti che istigano l’odio razziale, la discriminazione, il sessismo, l’omofobia, che da troppi anni vengono riproposti non solo attraverso i mezzi di comunicazione ma anche da certa azione legislativa, non appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura libera e democratica, nata dai valori della Resistenza e dell’antifascismo e sancita dalla Costituzione”.
E ancora: “I firmatari di questo documento esprimono il loro dissenso formale rispetto alla Risoluzione del Parlamento Europeo che ha equiparato il comunismo al nazifascismo, ignorando così di fatto la ricostruzione storica della Resistenza italiana e degli altri paesi”.
Tra gli impegni assunti, “mettere a punto azioni comuni per diffondere e far conoscere la Costituzione e i suoi contenuti a partire dalle scuole del territorio, attraverso iniziative specifiche che vedranno coinvolte le parti del presente protocollo” e “Dotare tutti gli uffici pubblici in posizione ben visibile e consultabile una copia della Carta Costituzionale, quale fondamento e principio informatore della Pubblica Amministrazione”. Ci si impegna anche a “Non concedere spazi, incluse le affissioni e spazi elettorali, luoghi pubblici e associativi a soggetti che si rifanno alla storia fascista e razzista, che compiono atti e hanno comportamenti ispirati a tali esecrati principi e adeguare i propri regolamenti comunali entro tre mesi dalla firma del presente accordo e a inviare informativa di tale adeguamento alla sezione ANPI di riferimento, in applicazione della delibera dell’Unione dei Comuni del Mugello e o dei singoli comuni”, e a “Chiedere con una sola voce che i Prefetti facciano altrettanto, rispetto alle richieste di manifestazioni pubbliche da parte di formazioni e soggetti di ispirazione fascista e razzista, perché sono in palese violazione con quanto stabilito dalla Costituzione, con i suoi valori, principi, diritti e doveri”. Si chiede anche di “Destinare i beni confiscati alle mafie a iniziative e attività per fini sociali”, e di “Combattere con determinazione qualsiasi rigurgito fascista”.

 

 

 

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