Maggio Musicale Fiorentino, scioperi disdettati

Maggio Musicale Fiorentino, da Slc Cgil e Fistel Cisl disdetta degli scioperi annunciati per il 27, 30 e 31 dicembre. “Abbiamo sottoposto al sindaco e Presidente della Fondazione una serie di impegni, su cui c’è stato confronto e condivisione. Restano motivi di preoccupazione, c’è la comune volontà di non vanificare i sacrifici di lavoratori, lavoratrici e soci”

L’assemblea dei lavoratori del Maggio Musicale fiorentino (iscritti e simpatizzanti Slc Cgil e Fistel Cisl) ha sottoposto al sindaco Dario Nardella, Presidente della Fondazione, una serie di impegni volti a favorire la prosecuzione dell’attività del Teatro in sicurezza sotto il profilo economico e gestionale. Il confronto su tali impegni, e la condivisione degli stessi, ha prodotto come effetto la disdetta degli scioperi annunciati per il 27, 30 e 31 dicembre. Pur permanendo motivi di preoccupazione e la necessità di una costante vigilanza ed attenzione, c’è la comune volontà di garantire che i sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori del Maggio, e il considerevole impegno economico dei soci istituzionali, non siano vanificati.

Firmato: Slc Cgil Fi-Po-Pt e Fistel Cisl Firenze

Di seguito i 6 punti che hanno trovato condivisione nell’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici:

1. Impegno a destinare le risorse del Fondo di patrimonializzazione come previsto nel decreto ministeriale.

2. Costituzione di un comitato consultivo di verifica e controllo:
tale organo deve avere accesso alla situazione della Cassa della fondazione e avere contezza del rapporto fra spesa e ricavi per ogni singola produzione.
Il Comitato verifica altresì la coerenza di gestione della spesa rispetto agli indirizzi assunti dalla Fondazione. Il Comitato non può agire in conflitto o sovrapposizione agli organi della Fondazione.
Il Presidente informa le OOSS in merito a quanto sopra.

3. Revisione delle spese previsto in bilancio 2023.
Procedere ad un assestamento di bilancio per l’anno 2023 con una riduzione dei costi di produzione del 22% (-2,5 mln€): la quota massima per la produzione deve essere ricalibrata e riportata a una situazione di compatibilità con le casse del teatro. Assestamento che il Presidente porterà in approvazione in Consiglio di Indirizzo entro il mese di gennaio 2023.

4. In virtù di un principio di trasparenza: comunicazione delle premialitá individuali/bonus ad personam, verifica ed eventuale revisione delle stesse.

5. Riorganizzazione degli assetti dirigenziali finalizzata alla riduzione dei costi e alla verifica delle necessità funzionali.

6. Profondo ripensamento della politica dei prezzi di biglietteria.
Obiettivo della ricostruzione del pubblico al fine di recuperare quantomeno quanto perso rispetto al trend storico (dato 2019 ultimo anno prima della Pandemia)

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