Manovra, il 16 dicembre sciopero Cgil-Uil. A Firenze corteo

Venerdì 16 dicembre in Toscana sciopero generale Cgil-Uil, in protesta contro la Legge di Bilancio del Governo giudicata “socialmente iniqua”. A Firenze corteo con concentramento in piazza dell’Unità alle 9:30 e arrivo in via Martelli (passando da piazza San Marco)

IL VOLANTINO

Sciopero generale regionale di 24 ore, dei settori privati e pubblici, per venerdì 16 dicembre: lo proclamano Cgil e Uil Toscana, all’interno della mobilitazione nazionale dei due sindacati “contro una Legge di Bilancio iniqua socialmente, che penalizza il mondo del lavoro dipendente e mortifica le aree di precariato del nostro paese, in particolare su fisco, pensioni e trattamento salariale”. In Toscana nell’occasione saranno organizzate iniziative territoriali (manifestazioni, presìdi). A Firenze corteo con concentramento in piazza dell’Unità alle 9:30 e arrivo in via Martelli (passando da piazza San Marco).
Per la Cgil “la Manovra del Governo colpevolizza e colpisce i più poveri, accresce anziché contrastare la precarietà, non riduce il divario di genere, premia gli evasori e, con la flat tax, aumenta l’iniquità del sistema fiscale, non interviene strutturalmente sulla pandemia salariale che sta impoverendo tutte le persone che per vivere devono poter lavorare dignitosamente, riduce di fatto le risorse necessarie per sostenere la sanità, la scuola ed il trasporto pubblico, non stanzia adeguate risorse per i rinnovi contrattuali dei pubblici dipendenti, mortificando il ruolo del lavoro pubblico, non modifica la legge Fornero e cambia senza alcun confronto preventivo il meccanismo di indicizzazione delle pensioni in essere”.
I dettagli dello sciopero: la partecipazione allo sciopero riguarderà tutte le lavoratrici e i lavoratori di tutte le categorie del settore pubblico e privato. Nei servizi pubblici essenziali lo sciopero sarà esercitato nel rispetto delle regolamentazioni di settore attuative della L. n.146/90 e sue successive modificazioni.
Sono esonerati dallo sciopero i lavoratori dipendenti dei seguenti comparti e amministrazioni pubbliche: Trasporto aereo, Igiene ambientale, Elisoccorso, Funerario, INL-Anpal.

 

 

SCIOPERO PERCHE’ (SCARICA IL PDF)

Una legge di Bilancio contro il lavoro, sbagliata e da cambiare

NOI CHIEDIAMO

  • di aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità, e introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione (così detto recupero del drenaggio fiscale);
  • di conferire tutele a tutte le forme di lavoro, assegnando ai CCNL un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali;
  • di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo;
  • una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività;
  • la tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un contributo straordinario di solidarietà;
  • la rivalutazione delle pensioni;
  • risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia;
  • di cancellare la Legge Fornero e introdurre: l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi.

Per la CGIL, in coerenza con le piattaforme unitarie, sono necessarie:
riforme vere, ispirate dai criteri di solidarietà e giustizia sociale, fondate sulla qualità e la stabilità del lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove politiche industriali ed energetiche capaci di prospettare un futuro per il Paese, sulla trasformazione digitale e la riconversione verde, su uno stato sociale più forte e qualificato.

IL GOVERNO INVECE

  • proprio mentre l’inflazione sta mangiando il potere d’acquisto di retribuzioni e pensioni, premia gli evasori e, con la flat tax fino a 85.000 euro per il lavoro autonomo, rende ancora più ingiusto il sistema fiscale, sempre più scaricato sul lavoro dipendente, che a parità di reddito paga il triplo;
  • trasforma le tasse sugli extraprofitti frutto della speculazione sul caro energia in “contributo di solidarietà straordinario” e cambia platea e metodo di calcolo, riducendo gli 11 mld, attesi dalla tassazione di Draghi, a 2,6 mld;
  • aumenta la precarietà di giovani, donne, nel Mezzogiorno, allargando l’utilizzo dei voucher, che considerano il lavoro merce, senza diritti e senza tutele;
  • taglia le risorse a sanità e scuola, che pagano pesantemente il prezzo dell’inflazione;
  • colpevolizza e colpisce i più poveri, andando verso l’abolizione del reddito di cittadinanza;
  • non stanzia adeguate risorse per i rinnovi contrattuali pubblici e per il trasporto pubblico;
  • cambia il meccanismo di adeguamento delle pensioni all’inflazione e rende ancora più penalizzante e discriminante l’opzione donna; si peggiora la situazione attuale con quota 103 che prevede i due requisiti: 62 anni di età e 41 di contributi.

Ci mobilitiamo per una Legge di Bilancio più giusta per le persone, più utile per il Paese

 

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