Sciopero generale, intervento di Paola Galgani su La Nazione

Sciopero generale Cgil-Uil in Toscana il 16 dicembre, l’intervento di Paola Galgani (segretaria generale Cgil Firenze) su La Nazione di Firenze

Tra caro energia, inflazione, effetti di guerra in Ucraina e pandemia la maggior parte degli italiani fa sempre più fatica ad arrivare a fine mese, e tra bassi salari e precarietà anche chi lavora troppo spesso si ritrova povero. In tutto questo, il paradosso è che la Legge di Stabilità redistribuisce risorse al contrario. Questo è inaccettabile: e per protestare contro la Manovra del Governo per domani la Cgil, insieme alla Uil, ha indetto uno sciopero generale. Non possiamo stare fermi mentre si danno risorse a un determinato ceto sociale attraverso la flat tax e una cosiddetta tregua fiscale che si configura piuttosto come il solito condono mascherato, senza considerare l’aumento del tetto del contante che rischia di strizzare l’occhio a chi evade. Allo stesso tempo, grida vendetta il fatto che si tolgano risorse ai ceti più bisognosi, tramite lo stop al reddito di cittadinanza e le mancate rivalutazione delle pensioni, senza rifinanziare scuola, sanità, trasporti, rinnovi contrattuali, e senza investire in politiche industriali. Non va bene che non ci sia nulla per combattere la precarietà e per puntare su lavoro stabile e di qualità; anzi, si reintroducono i voucher proprio nei settori più colpiti dall’emergenza salariale, peraltro già diffusa. Non ha nemmeno senso parlare di merito, perché cosa è il merito senza le stesse condizioni di partenza e le pari opportunità? L’impressione è che si navighi tutti nella stessa tempesta, ma c’è chi sta su uno yacht e chi sta su una barca a remi. Con il nostro sciopero siamo convinti che si possa contribuire a cambiare non solo questa Manovra ma anche un’idea di società, nella direzione di una maggiore giustizia sociale. Domani saremo in corteo per le vie del centro di Firenze, con ritrovo in piazza dell’Unità alle 9:30 e arrivo in via Martelli passando da piazza San Marco.

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