Somministrati M.Int., a Firenze protesta per mancata proroga contratti

Somministrati del Ministero Interni, niente proroga dei contratti: a Firenze in 20 restano senza lavoro, tra Prefettura e Questura (si occupano di pratiche sui migranti). Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil hanno proclamato uno stato d’agitazione, il 21 dicembre sarà sciopero. “Inaccettabile che sia proprio la pubblica amministrazione a dare il cattivo esempio usando i lavoratori e sostituendoli senza garantire la clausola sociale e l’adeguato riconoscimento professionale all’interno delle procedure concorsuali”. Appello ai parlamentari locali affinché apportino correttivi a salvaguardia di occupazione e servizio

Il futuro di 1.150 lavoratori precari (in somministrazione) impiegati presso il Ministero dell’Interno è nuovamente a rischio. Di questi, nella Provincia di Firenze circa una ventina sono impiegati nella Prefettura e Questura, ed è grazie al loro lavoro se in questi anni si è riusciti a garantire un servizio pubblico essenziale nell’emersione e regolarizzazione del lavoro dei migranti e nella gestione del diritto d’asilo, compresa l’emergenza migratoria connessa alla guerra in Ucraina. Le stesse strutture periferiche del Ministero dell’Interno hanno sempre riconosciuto il valore di questo lavoro, e anche oggi chiediamo che venga ribadito con forza di fronte al rischio di perdere anche nel nostro territorio un presidio così importante.
Infatti il Governo prevede, per i lavoratori impiegati nelle Prefetture, un dimezzamento del personale dal prossimo 31 dicembre, nonostante fossero state annunciate nuove unità per gestire il decreto flussi. Non solo, non si prevede il rinnovo di questi contratti, con una probabile interruzione e un cambio di appalto che al momento non prevede alcuna clausola sociale e non riconosce l’esperienza maturata in questi anni.
Stessa situazione per una parte dei lavoratori impiegati nelle Questure, mentre per coloro che dipendono dalla Commissione Nazionale per il diritto di asilo si prevede una proroga di pochi mesi senza alcuna prospettiva e senza riconoscimento professionali ai fini delle procedure concorsuali.
FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp UIL a livello nazionale hanno indetto uno stato di agitazione che culminerà con uno sciopero del settore previsto il 21 dicembre per chiedere la continuità occupazionale nel settore per i lavoratori attualmente impiegati, e un percorso che porti alla stabilità del lavoro.
A livello locale le tre sigle sindacali aderiscono alla vertenza nazionale non solo per la tutela di questi lavoratori, ma anche per garantire il necessario supporto nella gestione dei flussi migratori e nell’esercizio dei diritti fondamentali dei migranti.
Infine, non possiamo accettare che sia proprio la pubblica amministrazione a dare il cattivo esempio usando i lavoratori e sostituendoli senza garantire la clausola sociale e l’adeguato riconoscimento professionale all’interno delle procedure concorsuali.
Anche per questi motivi chiediamo ai parlamentari eletti nel nostro territorio di intervenire per portare correttivi legislativi che salvaguardino i posti di lavoro e la tenuta del servizio.

Firmato: FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp UIL Firenze

Pulsante per tornare all'inizio