Apertura hub Just Eat per i rider a Firenze, soddisfazione Filt Cgil

Apertura Hub Just Eat per riders a Firenze, la soddisfazione di Filt Cgil: “E’ importante poter avere luoghi di lavoro più sani e sicuri. Questa iniziativa dia il via ad un nuovo modello organizzativo nel food delivery che indirizzi verso la normalizzazione un settore ancora troppo arretrato sulle condizioni dei lavoratori”

“Estrema soddisfazione” per l’apertura dell’hub di Just Eat oggi a Firenze: così Stefano Gorelli di Filt Cgil Firenze.
“Come abbiamo ribadito all’azienda in più di un’occasione negli incontri fatti in questi anni, così come abbiamo sottolineato negli incontri avuti con le Istituzioni e con gli altri players del settore – aggiunge Gorelli -, riteniamo, tra le altre cose, sia di fondamentale importanza la creazione di luoghi che possano avere la funzione di ‘casa’ per i riders, creando così dei punti di riferimento per i lavoratori, degli ambienti di lavoro più sani e che siano un punto di partenza per alzare l’asticella degli standard di sicurezza”.
La Filt Cgil, chiosa il sindacalista, “così come è pronta a schierarsi in prima linea per la tutela dei lavoratori, è sempre disponibile ad instaurare proficue e fruttuose interlocuzioni che portino degli avanzamenti, come in questo caso, dei quali tutte le parti in causa possono trarre beneficio”.
Gorelli, facendo i complimenti a Just Eat “per l’iniziativa presa”, conclude: “Ci auguriamo che questa possa dare il via ad un nuovo modello organizzativo nel food delivery che indirizzi verso la normalizzazione un settore ancora troppo arretrato quando parliamo delle condizioni dei lavoratori”.

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Biciclette, kit pioggia, caschi e, soprattutto, uno spazio ristoro. Apre in via Cavour 172 a Firenze il nuovo hub di Just Eat, il noto servizio digitale di ordinazione e consegna pasti. Si tratta del secondo polo logistico del mercato food delivery in Italia, dopo quello di Roma inaugurato nel 2022: un investimento che consolida l’impegno intrapreso con l’assunzione di 2.500 rider in tutta Italia, con contratto di lavoro subordinato.
Il centro, di oltre 500 metri quadrati, è disposto su due livelli e fornisce ai dipendenti mezzi, equipaggiamento, spazi di ristoro, incontro e formazione. Al piano terra, infatti, oltre alle biciclette, si trovano un desk di accoglienza e coordinamento delle operazioni dei rider, locker per depositare gli effetti personali e uno spazio ristoro; il piano interrato sarà destinato, invece, agli uffici di staff, con sale riunioni e formazione, oltre ad un magazzino per stoccare i materiali utili allo svolgimento del lavoro.
“L’inaugurazione del polo logistico a Firenze – ha commentato Daniele Contini, country manager di Just Eat Italia – è stato fortemente voluto dall’azienda e dimostra, in maniera tangibile, l’impegno di Just Eat verso i propri rider dipendenti, valorizzandone il ruolo di professionista del settore. L’hub di Firenze ci permette di consolidare la nostra presenza in Italia confermando la volontà di contribuire allo sviluppo del tessuto sociale ed economico del territorio, continuando ad investire sul modello di assunzione dei rider, che ha trovato nel proseguo del percorso della Direttiva Europea, un’ulteriore conferma del fatto che garantire maggiori tutele e diritti ai lavoratori del settore delle piattaforme digitali sia la strada giusta”.
Diritti e qualità del lavoro
“Questo hub – ha dichiarato Benedetta Albanese, assessora al Lavoro e alle Pari Opportunità del Comune di Firenze – è un importante investimento realizzato nel rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche nei confronti della città. In questo luogo si garantisce ai rider la possibilità di avere un riparo, servizi igienici, un centro in cui fare formazione: in altre parole, questa apertura consente di investire nella qualità del lavoro e dei diritti e conseguentemente rispettare la città. Ci auguriamo che anche gli altri grandi player internazionali del delivery seguano questo modello di lavoro, rispettoso dei dipendenti e della comunità”.
L’apertura dell’hub fiorentino rientra nelle strategie già presentate per l’implementazione del nuovo modello di business che Just Eat ha iniziato il 29 marzo 2021 siglando l’accordo sindacale con FILT CGIL, FIT-CISL e UIL Trasporti, il primo contratto collettivo per i rider in Europa. Ai rider vengono garantiti pieni diritti sindacali, l’applicazione di festività, lavoro straordinario, ferie, malattia, maternità/paternità, coperture assicurative e un trattamento economico e normativo che segue quanto regolamentato dal CCNL.
È prevista, inoltre, l’applicazione piena ed integrale di tutte le normative in materia di salute e sicurezza, comprese quindi le visite mediche di idoneità, la formazione sulla sicurezza di base e specifica (per un totale di 12 ore di formazione) e la consegna a titolo gratuito di tutti i DPI previsti dalla normativa vigente.
L’azienda, inoltre, prevede di inserire diverse figure professionali nei prossimi mesi.
Digital food delivery: i numeri del settore
Oggi Just Eat conta oltre 28.000 ristoranti, con una crescita annuale dei ristoranti partner del 20%, in 2.000 comuni italiani, coprendo l’80% della popolazione, in un contesto di mercato, quello del food delivery, che si è confermato il più dinamico dell’e-commerce, (+20% rispetto al 2021).
Il settore digital food delivery, infatti, nel 2022 ha raggiunto un valore di 1,8 miliardi, rappresentando il 44% dell’intero comparto alimentare. Si tratta di un settore in continua crescita, soprattutto grazie all’incremento della capillarità del servizio. Nel 2022, il 71% degli abitanti del territorio italiano ha potenzialmente accesso al servizio di food delivery (era il 68% nel 2021).
A Firenze, sono 80 i rider dipendenti e 585 i ristoranti partner, di cui l’80% hanno scelto il modello di delivery con rider Just Eat. In testa alla classifica delle cucine più amate dal capoluogo Toscano troviamo la pizza, seguita dall’hamburger e dall’esotica cucina cinese.
Le cucine che stanno guadagnando popolarità tra i fiorentini sono il versatile poke, la cucina italiana e il gelato. Tra i piatti più ordinati della tradizione, invece, troviamo la schiacciata, i coccoli e i pici cacio e pepe.

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