Il 24 febbraio a Empoli manifestazione per la pace

Ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, a Empoli (venerdì 24 febbraio, ore 21, piazza della Vittoria) fiaccolata per la pace con padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, Claudio Martini (già presidente della Regione Toscana e senatore, attualmente sovrintendente della scuola di musica di Fiesole) e Rossano Rossi, neo-eletto segretario toscano della Cgil. Una iniziativa organizzata da “Empoli per la Pace”.

Rossano Rossi, empolese, sindacalista, ci tiene a sottolineare i motivi della sua partecipazione all’iniziativa e la posizione della Cgil:
“La guerra non si può fermare con la guerra, c’è bisogno di un cessate il fuoco immediato e l’apertura di un negoziato vero con il coinvolgimento delle Nazioni Unite perché sia trovata una soluzione politica al conflitto. La Cgil ha più volte dichiarato che ripudia la guerra, e ha chiesto con forza e convinzione lo stop all’invio di armi e l’apertura di una Conferenza Internazionale per la pace che impegni tutti gli Stati al rispetto del diritto internazionale, alla riduzione delle spese militari, all’eliminazione delle armi nucleari a favore di investimenti per combattere le povertà e per garantire un lavoro dignitoso ad ogni persona. Sono le popolazioni civili a pagare il prezzo di questa guerra e delle tante altre dimenticate e la guerra è davvero ‘una scelta scellerata’ come l’ ha definita papa Francesco in più occasioni”

Un appello alla partecipazione e all’apertura di un percorso di pace arriva anche da don Guido Engel:
“Non possiamo accettare di parlare di pace e continuare a costruire solo una logica di guerra, come l’unica strada possibile; rispondiamo che noi siamo qui perché sentiamo la responsabilità e l’urgenza di far crescere una nuova generazione di costruttori di pace, fondata sul rispetto della dignità e dei diritti di ogni persona e popolo. L’orizzonte della pace cristiana è il Regno dei cieli, da costruire e realizzare subito tra tutti i popoli della terra, con la forza dello spirito e nell’unica logica di Dio che è l’Amore e per questo desideriamo essere ”fratelli tutti” e con i nostri gesti umani imparare a realizzare la vittoria della pace.

 

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