Solidarietà al prof Zolesi, lettera dei colleghi e presidio a Firenze
Solidarietà e sostegno al professor Zolesi, sospeso dall’insegnamento dopo aver usato una espressione blasfema sui social per commentare il nuovo nome del Ministero: è il contenuto di una lettera inviata da 90 suoi colleghi della scuola Marco Polo di Firenze al preside, all’avvocato e all’Usr. Lunedì 20 febbraio, davanti alla sede Usr in via Mannelli a Firenze, presidio dei docenti alle 15:30 a difesa di Zolesi
Solidarietà e sostegno al professor Filippo Zolesi, da parte di 90 suoi colleghi e colleghe docenti (e anche Ata) dell’istituto Marco Polo di Firenze: è il contenuto della lettera inviata al preside della scuola, Ludovico Arte, all’avvocata di Zolesi, Isetta Barsanti Mauceri, e all’Ufficio Scolastico Regionale. E proprio davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico Regionale, in via Mannelli 113 a Firenze, i firmatari saranno in presidio lunedì 20 febbraio alle ore 15:30 per manifestare in solidarietà del collega. Che, come noto, è stato sospeso per otto giorni dall’insegnamento dopo aver usato, sui social, una espressione blasfema (di cui si era presto scusato) per criticare la nuova denominazione del Ministero dell’Istruzione. Iniziative analoghe a quella dei docenti del Marco Polo, in appoggio a Zolesi, sono in preparazione anche da parte di studenti e anche docenti in altre scuole fiorentine. Al presidio di lunedì 20 febbraio sarà presente anche la Flc Cgil, da subito schierata a difesa di Zolesi.
IL TESTO DELLA LETTERA (SCARICA IL PDF)
Docenti e personale A.T.A. firmatari/e dell’I.T.T. Marco Polo di Firenze avvertono la necessità e l’urgenza di intervenire a sostegno del prof. Filippo Zolesi, per il quale è stata disposta una sanzione disciplinare, a seguito di un commento, senza dubbio inopportuno espresso sui social.
Non vogliamo entrare nel merito delle motivazioni che hanno indotto l’USR a emanare con severità e drasticità un provvedimento, le cui conseguenze di natura economica, sociale ed educativa, avranno inevitabili ricadute, non solo personali, ma anche collettive. Sentiamo, però, la necessità di manifestare la nostra totale solidarietà nei confronti di Filippo, difendendo con forza le sue indubbie qualità educative, messe, inevitabilmente, ni discussione ni modo quasi esiziale dalla decisione presa, una decisione che pare voler stigmatizzare l’insegnante in quanto inadatto all’esercizio del ruolo di formatore ed educatore, a causa del commento, che – è opportuno sottolineare-, non è stato formulato nell’ambito dello svolgimento della sua professione. lI prof. Zolesi svolge attività politica di consigliere presso li Quartiere 4; nell’ambito di questa funzione è pienamente titolato a commentare decisioni politiche.
Filippo Zolesi, noto per la condotta irreprensibile, l’impegno e la serietà che lo caratterizzano, si distingue anche per la discrezione, affabilità e la gentilezza che mostra quotidianamente non solo nei confronti delle/dei colleghe/i, ma anche delle/degli studentesse/studenti.
Infatti, in primo luogo, da diversi anni, in virtù della sua preparazione e delle sue competenze, ricopre li ruolo di animatore digitale della scuola, nel quale si è sempre speso con instancabile generosità, rendendosi disponibile a curare gli aspetti tecnici dell’organizzazione di incontri, seminari, riunioni e assemblee scolastiche. Inoltre, quest’anno ha anche preso in carico la costruzione dell’orario delle lezioni nella nostra scuola, riuscendo a soddisfare, con pazienza e scrupolosità, le richieste e le necessità di 150 docenti e 1500 discenti. Infine, Zolesi, animato da un appassionato entusiasmo, si è dimostrato in numerose occasioni sensibile e attento ai bisogni di alunne e alunni, soprattutto nei momenti di difficoltà, attivando vari e articolati percorsi e progetti formativi, finalizzati al raggiungimento del loro benessere e del successo, mettendosi ni gioco, e realizzando svariate attività con dedizione e umanità, in una prospettiva mai meramente didattica.
In questo frangente, la sospensione dalla docenza per una settimana e dalla partecipazione agli esami di maturità per due anni, comporterebbe numerosi disagi, significativi e di lunga durata, creando disorientamento nelle classi in cui li collega insegna, private da un giorno all’altro di un valido insegnante, e per le/i maturande/¡, che alla fine dell’anno sosterranno l’esame conclusivo del percorso scolastico senza uno dei propri docenti.
Filippo Zolesi, in conclusione, è un ottimo docente e un collega esemplare. Consideriamo profondamente ingiusto il provvedimento che lo ha colpito e gli manifestiamo la massima solidarietà.
Lettera firmata da circa 90 docenti e personale Ata dell’istituto Marco Polo di Firenze