Valditara attacca preside fiorentina, Cgil lancia mobilitazione antifascista

“Inaccettabili le parole del ministro Valditara. Urge mobilitazione straordinaria”: il comunicato Flc Cgil nazionale e Flc e Cgil Firenze. Sul territorio, via a una campagna antifascista sui social e con spille da indossare

Il ministro Valditara definisce “ridicole” le parole di una dirigente di un liceo fiorentino e sostiene che di lettere dei presidi su fascismo e antifascismo non sa che farsene.
La dirigente Savino, dopo l’aggressione al Liceo Michelangiolo, si è rivolta ai propri studenti invitandoli a non essere indifferenti, assolvendo così ai compiti educativi previsti dalla scuola della Repubblica sulla cui Costituzione antifascista il ministro dell’Istruzione e del Merito ha giurato.
Dopo le distorsioni della storia a cui abbiamo assistito in questi mesi ora giunge, da parte di Valditara, anche la minaccia di provvedimenti nei confronti della libera espressione dei dirigenti scolastici.
Il ministro farebbe meglio a placare il clima di tensione e di odio suscitato da giovani neofascisti, a condannare l’accaduto, sostenere i dirigenti nell’esercizio delle loro funzioni educative e ad affermare compiutamente un messaggio antifascista.
La FLC nazionale, la FLC di Firenze e la CGIL di Firenze si impegnano fin d’ora per la difesa dei principi costituzionali di libertà di pensiero, invitando a una mobilitazione straordinaria tutte le forze democratiche e antifasciste.

Sul territorio fiorentino, la FLC Cgil di Firenze rilancia la sua campagna che si richiama alla XII Disposizione della Costituzione, la quale recita: ‘E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’. “In tutte le Scuole e i luoghi della conoscenza indossiamo la spilla e/o condividiamo sui social il logo D12, accompagnandolo dagli hashtag #D12, #noalfascismo #SottoQualsiasiForma. Rendiamo virale il nostro sdegno e la nostra reazione ispirata ai valori dell’antifascismo”.

LICEO DA VINCI DI FIRENZE: LA LETTERA A STUDENTI, PERSONALE DOCENTE/ATA E FAMIGLIE DA PARTE DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA ANNALISA SAVINO DEL LICEO

«Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti», ha esordito la dirigente nella lettera, a pochi giorno dal pestaggio di alcuni studenti del liceo Michelangelo di Firenze da parte di appartenenti all’estrema destra. La preside Savino ha citato Gramsci e ha esortato i suoi studenti a reagire, perché «questo disgustoso rigurgito – fascista – non passa da sé». Si legge nella circolare: «”Odio gli indifferenti” diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee. Siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato col suo nome, combattuto con le idee e la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene, 100 anni fa, ma non è andata così», ha concluso Savino.

LE PAROLE DEL MINISTRO VALDITARA

“E’ una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia piu’ posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure”. Così a Mattino 5 il ministro Valditara riferendosi alla preside del liceo di Firenze, Annalisa Savino che nei giorni scorsi ha scritto una lettera aperta agli studenti della scuola che dirige. “Di queste lettere non so che farmene, sono lettere ridicole, pensare che ci sia un rischio fascista è ridicolo. Trovo ci sia sempre più un attacco alla libertà di opinione e un alzare i toni trasformando la polemica in una campagna di odio, delegittimazione e falsificazione talvolta della realtà. Chiedo ai partiti dell’opposizione maggiore responsabilità. E intanto mi aspetto solidarietà anche dalla preside che ha scritto la missiva”, ha concluso Valditara. (ANSA).

LA CONDANNA DI LANDINI

“Il Ministro Valditara, di fronte al gravissimo pestaggio ai danni di alcuni studenti di Firenze da parte di esponenti di Azione Giovani, non ha speso una sola parola per giorni. Ha pensato bene di intervenire sull’episodio per intimidire, minacciando azioni disciplinari, la preside del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci che si è limitata a condannare l’accaduto e a ricordare come la violenza vada fermata prima di ripetere gli errori e gli orrori del passato. Come se fosse una colpa da emendare l’aver messo in guardia dal diffondersi di idee e comportamenti fascisti”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

“Ma il Ministro – aggiunge il leader della Cgil – non si è fermato a questo, ha approfittato dell’occasione per fare propaganda sulla linea nazionalista del Governo invitando di fatto la dirigente a condividerla”.

“La Cgil – prosegue Landini – è al fianco della preside e difenderà in tutte le sedi il suo diritto a intervenire su un episodio che non deve mai più ripetersi, peraltro a danno di giovani e giovanissimi davanti a una scuola. E ricorda al Ministro che la sua linea politica non può essere imposta a dipendenti e dirigenti della pubblica amministrazione, in particolare nell’ambito dell’istruzione, dove la libertà di pensiero e di insegnamento sono intangibili”.

“Sono valori fondanti della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, che – conclude il segretario generale Cgil – vanno non solo difesi, ma insegnati”.

LA SOLIDARIETA’ DELLA RSU DEL LICEO ALLA PRESIDE ATTACCATA DA VALDITARA

La RSU del Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vinci di Firenze desidera esprimere solidarietà alla
Dirigente scolastica dott.ssa Annalisa Savino per la vile intimidazione subita da parte del Ministro
dell’Istruzione, il quale, nel corso di un’intervista televisiva rilasciata nella mattina di giovedì 23
febbraio, ha criticato molto duramente il messaggio della DS agli studenti del Liceo in merito al
pestaggio di due studenti minorenni ad opera di sei militanti del movimento giovanile di destra Azione
studentesca, avvenuto sabato scorso davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze.
Respingiamo la sostanza e il tono della minaccia di provvedimenti disciplinari che il Ministro ha
evocato, neanche toppo velatamente, raccomandando il silenzio delle idee.
Riteniamo che la DS abbia fornito da studiosa della materia una lettura corretta dell’accaduto, ossia
la matrice fascista. Questa evidenza è confermata dalla comparsa sui muri del nostro istituto di uno
striscione a firma dell’associazione neofascista Blocco studentesco con la scritta “Non ci fermerà una
circolare, studenti liberi di lottare!” accompagnato dal gesto dimostrativo di bruciare platealmente la
lettera della DS.
Coerentemente con il suo ruolo formativo e contestualmente alla condanna della violenza, la DS
Savino con una citazione di Antonio Gramsci ha spronato gli studenti a non essere indifferenti rispetto
ad episodi di violenza apparentemente marginali perché l’indifferenza è stata causa del fascismo nel
nostro Paese.
Ci piace ricordare che non a caso Indifferenza è la parola che la senatrice a vita Liliana Segre ha
voluto che campeggiasse nell’atrio del Memoriale della Shoah di Milano, all’altezza del binario 21
della Stazione centrale da dove partivano i treni diretti ai campi di sterminio, ritenendo che questa
fosse stata la vera causa di quell’orrore.
Come tanti cittadini indignati e preoccupati, non possiamo non evidenziare l’inaudita e paradossale
singolarità della scelta degli esponenti del Governo di tacere sull’attacco squadrista di sabato scorso
contro studenti inermi in procinto di entrare a scuola e di criticare, invece, aspramente e
minacciosamente chi stigmatizza la violenza e manifesta il timore di un rigurgito fascista.
Ci saremmo aspettati piuttosto una presa di distanza dalla galassia della militanza neofascista che, nel
caso del Liceo Michelangiolo, secondo le informazioni di stampa, è vicina ad alcune forze politiche
al governo dell’Italia.
Infine, la RSU si impegna con le lavoratrici e i lavoratori della scuola a sostenere la preside Savino,
specie quando il clamore mediatico di questi giorni si sarà attenuato, nello svolgimento della sua
funzione educativa e formativa e a vigilare sul rispetto dei principi democratici sanciti dalla nostra
Costituzione antifascista.

La RSU del Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vinci di Firenze

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