Lidl, sì all’Anf ai part time: Filcams Firenze vince in Tribunale

Lidl, arriva il riconoscimento in misura piena dell’Assegno al Nucleo Famigliare ai dipendenti con un rapporto di lavoro part time di almeno 24 ore settimanali: il Tribunale dà ragione alla Filcams Cgil Firenze che aveva portato avanti la vertenza di una lavoratrice. “Si fa chiarezza definitiva sulla vicenda, invitiamo i dipendenti a rivolgersi a noi per chiedere gli arretrati”

Grazie all’impegno dei rappresentanti sindacali Filcams Cgil e alla Filcams fiorentina, che hanno portato avanti la vertenza di una lavoratrice di un punto vendita del territorio, è stato riconosciuto il diritto all’Assegno Nucleo Famigliare (Anf) in misura piena per tutti i dipendenti Lidl con contratto part time di almeno 24 ore settimanali.
Per arrivare a ciò siamo stati costretti a ricorrere al Tribunale, assistiti dall’avvocata Del Rosso, per vedere riconosciuto un diritto a cui avevano accesso tutti i dipendenti di altre aziende del settore, ma che era precluso ai dipendenti Lidl per scelta aziendale. Scelta incomprensibile, che non ha voluto sentir ragione negli incontri sindacali svolti in merito. Da qui la decisione di aprire una vertenza.
Oggi tutti i dipendenti Lidl con un rapporto di lavoro part time di almeno 24 ore settimanali, che avessero subito una decurtazione dell’Anf, possono chiedere gli arretrati, pertanto li invitiamo a rivolgersi al proprio rappresentate sindacale Cgil.
Questa sentenza fa chiarezza definitivamente sulla vicenda Anf per tutti i lavoratori part time, indipendentemente dal settore in cui operano, e che potranno rivolgersi alle nostre strutture territoriali per ricevere assistenza.

LA VICENDA

Con sentenza del dicembre scorso la Corte di Appello di Firenze ha confermato che i dipendenti Lidl con un orario di lavoro part time di almeno 24 ore hanno diritto alla misura piena dell’importo dell’Assegno al Nucleo Famigliare. L’azione giudiziaria di Filcams Cgil era stata promossa perché l’azienda, in corrispondenza delle settimane dove era presente la malattia, non ritenendo raggiunte le 24 ore settimanali, procedeva ad erogare l’Anf in misura ridotta. Prima il Tribunale di Prato e poi la Corte di Appello di Firenze hanno ritenuto errato il comportamento aziendale, affermando che anche le assenze indennizzate e retribuite sono utili ai fini del computo delle 24 ore settimanali per ottenere l’erogazione dell’Anf in misura piena.

Firmato: Gianni Filindassi Filcams Cgil Firenze

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