Scuole comunali, presidio Rsu a Firenze contro taglio sezioni

Erano un centinaio tra insegnanti e genitori con i bambini per mano in piazza sotto Palazzo Vecchio per protestare contro il taglio di 4 sezioni nelle scuole dell’infanzia Pio Fedi, Vittorio Veneto, Capponi e Lavagnini. Gli otto insegnanti delle sezioni tagliate non perderanno il posto. Quelli del Comune, fanno sapere dall’assessorato, saranno ricollocati nei servizi educativi e anche quelli delle cooperative esterne dovrebbero essere ricollocati. A terra c’è uno striscione con un solo slogan: “La scuola non si taglia, si difende”. Si protesta anche contro una nuova proposta di organizzazione dell’orario di lavoro che secondo i sindacati «aggrava i problemi presenti come l’aumento del carico di lavoro per gli insegnanti». Il presidio è stato organizzato da Priorità alla scuola (Pas), che riunisce la comunità educante, insieme alle rsu e alle sigle sindacali. Una delegazione ha atteso a lungo di essere ricevuta dai capigruppo del consiglio comunale. Un’insegnante della Vittorio Veneto commenta: «Per quanto le persone saranno ricollocate ribadiamo che noi non siamo numeri da spostare. Ne va della qualità del lavoro, per non parlare del fatto che questi otto posti non ci saranno più, quindi in futuro saranno otto posti di lavoro persi. Per questo chiediamo al Comune di mettere a disposizione le risorse necessarie per riconfermare il numero delle sezioni e l’organico in essere. Quando si taglia un servizio lo togli al territorio». Jacopo Geirola, Funzione Pubblica Cgil Firenze sottolinea: «Questa è la punta dell’iceberg. Il Comune vuole ridurre il numero delle classi per un lieve calo degli alunni, ma non sappiamo cosa faranno con le cooperative. Le 93 sezioni della scuola comunale a Firenze sono per la metà appaltate a cooperative esterne. Chiediamo l’internalizzazione. Il Comune sta organizzando un concorso per insegnanti della scuola dell’infanzia e potrebbe avviare un percorso di reinternalizzazione garantendo il riconoscimento di un punteggio oggettivo per chi partecipa al concorso e arriva dalle cooperative». «Abbiamo una media di 20 bambini per classe. Siamo parecchio al di sotto della media e tagliamo le sezioni quando sono al limite» risponde l’assessora Funaro, che sulle insegnanti della cooperative dice: «Confrontandoci con gli attuali gestori non ci risultano problemi, ma sottolineo che c’è una gara in corso». L’assessora solleva poi un altro tema, quello delle università a numero chiuso. «Il tema vero è che gli insegnanti formati per la scuola per l’infanzia sono pochi. Il rischio, per assurdo, è non avere insegnanti e non quello di non avere bambini. Nonostante il calo demografico in corso. Se si guarda la media degli iscritti nelle altre scuole per l’infanzia noi abbiamo numeri per dare un servizio di livello»

(fonte: Repubblica Firenze)

La dichiarazione integrale di Jacopo Geirola di Fp Cgil: “Oggi grande partecipazione al presidio, tanti lavoratori ma anche famiglie con bambini. Siamo qui contro la chiusura di quattro sezioni ma per noi è solo la punta dell’iceberg perché sono tantissimi i problemi della scuola dell’infanzia, infatti chiediamo al comune che idea ha della scuola dell’infanzia: dalla reinternalizzazione del servizio con la tutela dei lavoratori dell’appalto della cooperativa, ma anche i temi della formazione per il personale che è dedicato al sostegno oppure la nuova proposta di orario del personale esecutore che noi non accogliamo in toto perché si va a ridurre la partecipazione degli esecutori al momento di progettazione e ai momenti di incontro con le famiglie. Il 16 l’amministrazione ci ha convocato, abbiamo fatto una controproposta, aspettiamo di vedere alla prova dei fatti se l’amministrazione ha cambiato idea”

Pulsante per tornare all'inizio