Mense scolastiche, il 25 maggio iniziativa Cgil-Filcams a Firenze

Ritorno al controllo pubblico delle mense scolastiche di Firenze, domani giovedì 25 maggio iniziativa Cgil-Filcams (scuola Santa Maria a Coverciano, via Salvi Cristiani 3, ore 15). Con docenti universitari, gli assessori Funaro e Bettarini, Filippo Fossati di Qualità e Servizi. Per il sindacato “questa può essere l’occasione di migliorare le condizioni di lavoro e il servizio”

“La scuola che nutre – Mettiamo in tavola la città del futuro”: è il titolo dell’iniziativa, organizzata da Cgil e Filcams Cgil, in programma giovedì 25 maggio alle 15 presso la scuola Santa Maria a Coverciano (via Salvi Cristiani 3, Firenze)

IL PROGRAMMA

Intervento introduttivo: Riccardo Prestini (sindaco di Calenzano); introduzione di Giuseppe Martelli di Filcams Cgil Firenze; coordinamento dei lavori di Bernardo Marasco (segreteria Cgil Firenze)

Panel sviluppo e territorio: interventi di David Fanfani (urbanista Università di Firenze), Cesare Pacini (agronomo Università di Firenze), Giaime Berti (economista agrario Sant’Anna di Pisa), Giovanni Bettarini (assessore attività produttive Comune di Firenze)

Panel educazione e cultura del cibo: interventi di Paola Nicolini (psicologa di sviluppo ed educazione, Università di Macerata), Claudia Paltrinieri (fondatrice e presidente Foodinsider), Rossella Teodori (Rsa mense scolastiche Firenze), Vania Bovini (Rsa Ic Piero della Francesca, insegnate scuola primaria)

Tavola rotonda conclusiva con: Filippo Fossati (amministratore unico Qualità e Servizi), Sara Funaro (assessora educazione Comune di Firenze), Paola Galgani (segretaria generale Cgil Firenze)

LA PRESENTAZIONE

Per Cgil e Filcams Cgil Firenze, “il possibile ritorno al controllo pubblico del servizio mense scolastiche, che auspichiamo da tempo e chiediamo avvenga al più presto, è una occasione per qualificare le condizioni di lavoro di lavoratrici e lavoratori oggi in appalto, per migliorare il servizio ai bambini, per rilanciare la dimensione educativa del mangiare assieme nella scuola e per sostenere filiere corte locali che producano sviluppo sul territorio e una maggiore sostenibilità ambientale dei modelli di consumo”.

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