Servizi museali Firenze, lo sciopero slitta al 1° luglio

Servizi museali Firenze, lo sciopero slitta dal 24 giugno al 1° luglio: oggi tavolo in Prefettura con Uffizi, Filcams Cgil, UilTucs, Rsu. I sindacati: “Rammarico per l’esito del confronto, i lavoratori sono stati considerati ‘essenziali’, ma quando c’è da discutere di lavoro e diritti sono considerati come residuali esternalizzati”

Oggi, insieme alla Direzione degli Uffizi, abbiamo partecipato al tavolo della Prefettura per la vertenza della gara di concessione dei servizi museali presso Galleria degli Uffizi, Polo Museale Regionale, Opificio delle Pietre Dure. Gara che secondo noi mette a rischio occupazione e diritti di lavoratori e lavoratrici di Opera, l’attuale gestore.

Al tavolo abbiamo appreso di dover ottemperare alle norme sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e pertanto ci è stato chiesto di esperire, in quella stessa sede, la procedura di raffreddamento e tentare quindi una mediazione con le controparti che ha dato però esito negativo.
Confermando tutta la nostra volontà di scioperare, pur non ravvedendone la necessità ma per puro spirito di rispetto delle istituzioni, abbiamo quindi anticipato in quella sede che lo sciopero programmato sarà rinviato dal 24 giugno al 1° luglio 2023.
Come sindacati e Rsu non possiamo non esprimere profondo rammarico per l’esito del confronto che non ha dato risposte alle legittime preoccupazioni dei lavoratori, e profondo stupore per il fatto che quando si tratta di regolare il diritto di sciopero veniamo considerati “pubblici essenziali” mentre, quando si tratta di faccende relative al salario, alla precarietà e più in generale ai diritti dei lavoratori, rimaniamo lavoratori residuali in appalto esternalizzati. Ci pare una evidente forte contraddizione che certamente metteremo in risalto nei prossimi giorni di mobilitazione di avvicinamento allo sciopero.

Firmato: Filcams-Cgil, Uiltucs-Uil e Rsu Opera Laboratori fiorentini

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