Alla festa Fiom a Firenze Landini boccia il Governo

Intervenendo alla festa della Fiom a Firenze, il segretario generale della Cgil rilancia la mobilitazione contro le politiche dell’esecutivo. Il salario minimo? “Una legge necessaria”

Sicurezza, precarietà, salario minimo. Maurizio Landini a tutto campo intervenendo a Firenze alla Festa della Fiom. Il segretario generale della Cgil prima con i giornalisti a margine e poi intervistato da Corrado Formigli sul palco del Teatro del Cestello mette in fila tutte le falle di questo governo. E la lista è piuttosto lunga.

Morti sul lavoro, una strage quotidiana
Sulla sicurezza sul lavoro, “il governo ha delle grandi responsabilità perché ormai è un anno che c’è non ha fatto assolutamente nulla per cambiare questa situazione: anzi, in alcuni casi ha fatto provvedimenti come il subappalto a cascata, che in realtà vanno esattamente nella direzione opposta”. Maurizio Landini, commentando la morte dell’operaio edile a Rosarno, parla di “una vera e propria strage, e siamo di fronte al fatto che di questo non si sta discutendo”. Secondo il leader della Cgil, “il governo sta modificando le leggi e rendendo ancora più facile l’appalto, il subappalto, il lavoro precario. Se noi andiamo a vedere i morti e gli infortuni sul lavoro il 90% avvengono in situazioni di questa natura, dove ci sono appalti, subappalti, dove ci sono lavoratori precari oppure stiamo vedendo che le vittime sono lavoratori che hanno un’età media generalmente abbastanza avanzata e l’80% di questi incidenti avviene con caduta dall’alto”.

Salario minimo, una legge necessaria

Tema tornato caldo è quello del salario minimo. “Penso che sia venuto il momento, come da tempo noi stiamo dicendo, non solo di fare una legge sul salario minimo, ma di dare una validità generale ai contratti nazionali di lavoro”. Per il segretario generale della Cgil, “i diritti sanciti nei contratti, i trattamenti economici complessivi, non solo il salario orario ma tutti i trattamenti economici dei contratti, diventino dei diritti per tutte le forme di lavoro, sia lavoro subordinato ma anche per le partite Iva, per il lavoro autonomo”. Tutto questo, secondo il leader sindacale, “deve portarci anche ad una legge sulla rappresentanza proprio per cancellare i contratti pirata, per misurare la rappresentanza di tutti i soggetti sindacali. Allo stesso tempo penso che sia giusto, l’abbiamo deciso anche al nostro congresso qualche mese fa come Cgil, penso che sia giusto fissare anche una quota oraria sotto la quale nessun lavoratore può essere pagato, e aprire una strada per cui lá dove c’è questa condizione si superi e venga messa in discussione”.

La mobilitazione continua
Per la Cgil i risultati non ce ne sono, il governo “sta andando avanti senza tenere conto di quello che pensano le organizzazioni sindacali, di quello che pensano i giovani o di quello che pensa il Paese quindi è chiaro che bisogna proseguire con la mobilitazione per cambiare delle politiche economiche e sociali sbagliate”. Landini ricorda che “abbiamo in programma una grande manifestazione il prossimo 30 settembre che mette al centro la lotta alla precarietà che questo governo sta ulteriormente allargando, che mette al centro il diritto alla salute e allo studio che sono fondamentali e pone il tema di applicare la nostra Costituzione e non di smantellarla come vorrebbero fare con l’autonomia differenziata o con altre misure di questa natura”.

Emergenza giovani
“Per fortuna cominciano a esserci giovani che rifiutano offerte di lavoro folli, dove qualcuno pensa che si debba lavorare per 700 euro al mese, lavorando 10 ore al giorno senza diritti: ecco, è ora di dire basta, certe condizioni non possono più essere accettate”, incalza Landini che aggiunge: “Se è così bello essere pagato con i voucher e coi contratti a termine comincino ad applicarselo loro, comincino i ministri a pagarsi coi voucher e ragionare che sono assunti a termine. Il problema è che lo applicano per gli altri, e in questo modo stanno mettendo in discussione il futuro di un’intera generazione. Così si sta facendo un disastro anche per il nostro Paese”.

(fonte: collettiva.it)

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