Sciopero Trenitalia e Italo, rabbia Filt per precettazione Governo

Sciopero Trenitalia e Italo, la Filt Cgil Toscana: “Alta adesione ma anche sgomento e rabbia per la precettazione del Governo, un attacco alla democrazia e alla dignità dei lavoratori contro cui ci batteremo”

Alta adesione in Toscana allo sciopero in Italo e Trenitalia (indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal), treni cancellati, corse saltate. Ma anche sgomento e rabbia tra i lavoratori, dopo la precettazione del ministro Salvini che ha “ridotto” lo sciopero.
La dichiarazione di Monica Santucci (segretaria generale Filt Cgil Toscana): “Con un anticipo di oltre un mese avevamo dichiarato la seconda azione di sciopero dei lavoratori di Trenitalia ed Italo. In tutto questo tempo non si sono attivati tavoli per impedire questo sciopero che chiede il rinnovo del contratto scaduto di Italo, migliori condizioni di lavoro per gli addetti si Trenitalia, un piano manutentivo che valorizzi la nostra regione e nuove assunzioni indispensabili a coprire le carenze croniche di personale. Sia le aziende che il Ministero non hanno ritenuto in tutto questo tempo di attivare nessuna soluzione per scongiurare lo sciopero. Ed a pochissime ore dall’inizio dell’agitazione sindacale il Ministro Salvini ha firmato un decreto di precettazione per i ferrovieri italiani che riduce di 12 ore il loro diritto di scioperare. Un atto grave che lascia intravedere la voglia del Governo di limitare ulteriormente un diritto già fortemente limitato per molti lavoratori dalla L.146. Legge all’interno della quale ci siamo mossi (come sempre facciamo) nella proclamazione di questo giovedì di sciopero. Una legge articolata, complessa che già limita molto un diritto costituzionale di individuale dei lavoratori dei trasporti. Una legge che prevede franchigie, orari, servizi minimi da garantire, prescrizioni sempre rispettate dal sindacato, ma a quanto pare non dal Governo. Respingiamo con forza questo gravissimo attacco alla democrazia del nostro paese, alla dignità dei lavoratori che rappresentiamo ed alla quale ci opporremo con tutte le nostre forze. Lo sciopero è uno strumento che utilizziamo sempre come extrema ratio, i lavoratori pagano direttamente col proprio salario questa forma di protesta e quando avviene è perché dall’altra parte c’è una violazione da parte aziendale relativa a mancati rinnovi contrattuali o di non riconoscimento delle legittime rivendicazioni dei lavoratori. Ci batteremo per difendere questo diritto anche di fronte ad attacchi gravi come questo appena ricevuto dai ferrovieri italiani”.

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