Servizi museali Firenze, flash mob agli Uffizi a difesa del lavoro

Servizi museali Firenze, flash mob con lettera per il ministro e Schmidt degli addetti di Opera, nella vertenza la per nuova gara d’appalto degli Uffizi. La Filcams Cgil: “Inaccettabile che si apra alla possibilità di una riduzione dei posti di lavoro e di una forte diminuzione dei salari”

Flash mob oggi a Firenze, al loggiato degli Uffizi, con i lavoratori di Opera, attuale gestore presso Uffizi, Palazzo Pitti, Polo museale regionale toscano e Opificio Pietre Dure. Il tema è quello della gara d’appalto dei servizi delle Gallerie degli Uffizi, fortemente contestata dai manirfestanti perché ritenuta pericolosa per occupazione e diritti di 200 addetti. Oggi è stata portata simbolicamente una enorme lettera indirizzata al direttore degli Uffizi Eike Schmidt e al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e, attraverso delle casse, è stata suonata la sigla del programma televisivo ‘C’è posta per te’. Nel frattempo continua il lavoro di Comune – al flash mob era presente l’assessora al lavoro Benedetta Albanese – e Regione: il tavolo di crisi si riunirà il 30 agosto. “Riteniamo inaccettabile che si apra alla possibilità di una riduzione dei posti di lavoro e di una forte diminuzione dei nostri salari – si legge nella lettera -. Ci sembra ancor più surreale che questo accada nel settore del turismo culturale nella città di Firenze, alla Galleria degli Uffizi in primis. Oggi chiediamo” a Schmidt, Sangiuliano e alle aziende partecipanti al bando di gara di sottoscrivere un documento” in cui si chiede appunto il mantenimento dei livelli occupazionali, contrattuali e retributivi in essere. “Si tratta di una gara da 120 milioni di euro, strutturata dallo Stato che però non è in grado di mettere in salvo i lavoratori a Firenze – ha spiegato Riccardo Pollastri della Rsu Opera Filcams Cgil -. Chiediamo a Schmidt e Sangiuliano di sottoscrivere il modulo che abbiamo predisposto. Sangiuliano ci ha sempre ignorato. Quando è venuto a Firenze per la sua mostra noi gli abbiamo consegnato una lettera: lui ci disse che avrebbe letto il tutto con attenzione, ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposta”. (ANSA)

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