C.Bisenzio, lavoratrice Leonardo investita: sciopero e presidio
Campi Bisenzio (Fi), lavoratrice Leonardo investita alla fermata del bus: Fim-Fiom-Uilm, che ne avevano più volte denunciato la pericolosità, proclamano sciopero con presidio domani venerdì 1° dicembre ore 11:30-12:30 in via Einstein. “Basta morti sul lavoro. Siano accertate le responsabilità”
Una lavoratrice della Leonardo SpA di Campi Bisenzio (Fi) è deceduta ieri, investita da un camion, mentre aspettava l’autobus alla fermata davanti allo stabilimento.
Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil territoriali esprimono innanzitutto il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia della lavoratrice morta in itinere, appena uscita dal lavoro.
Un fatto gravissimo e inaccettabile. Da anni Rsu Leonardo e organizzazioni sindacali denunciano la pericolosità di quella fermata e dei rischi legati alla mobilità antistante lo stabilimento: strade piene di buche, prive di marciapiedi, attraversate continuamente da grandi tir e poco percorribili sia in bicicletta che a piedi.
Già nel 2019 avevamo incontrato l’allora Sindaco del Comune di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, oggi deputato, che prese alcuni impegni non concretizzati. Nel 2021 tornammo a chiedere al Comune di rivedere la viabilità per maggiore sicurezza, in particolare proprio per quella fermata dell’autobus, per cui proponemmo l’installazione di una pensilina e maggiore luminosità. Il Sindaco Fossi e l’Assessore Nucciotti ci fecero nuove promesse ma non ne mantennero nessuna.
A maggio 2021, insieme al Capogruppo di Campi a Sinistra Lorenzo Ballerini, presentammo un’interrogazione Consiliare, anch’essa caduta nel vuoto.
Nella foto, la Rsu che nel 2021 denunciava la pericolosità della fermata.
Oggi siamo quindi addolorati ma soprattutto arrabbiati per non essere stati ascoltati e per questo domani Fim Fiom e Uilm hanno proclamato un’ora di sciopero con presidio dalle 11.30 alle 12.30 proprio alla fermata dell’autobus di Via Einstein (altezza bar).
Chiediamo che siano accertate le responsabilità e auspichiamo che anche l’azienda, insieme ai lavoratori, si renda parte attiva affinché siano effettuate le operazioni per la messa in sicurezza dell’intera area e non vi sia mai più da piangere per un lavoratore che non torna a casa.
Firmato: Fim Cisl, Fiom Cgil, UilM