Prosperius, Fp Cgil Firenze scrive ad Asl, Regione e Ispettorato

Turni “massacranti”, ulteriori riduzioni di personale, mancate risposte alle mobilitazioni del sindacato: strutture sanitarie Prosperius ed ex Villa Cherubini (Firenze), la Fp Cgil scrive a Asl, Ispettorato del lavoro e Regione affinché venga messo un “freno” sulle azioni intraprese dalla Direzione per coprire le turnazioni. Situazione “grave” per via di “mancanze nei confronti dei lavoratori e dei pazienti”

Turni “massacranti” dalle 12 fino alle 17 ore consecutive, ulteriori riduzioni di personale, mancate risposte alle denunce e alle rivendicazioni del sindacato: la situazione a Prosperius e alla Casa di Cura ex Villa Cherubini (due note strutture sanitarie di Firenze che contano in totale, tra diretti – contratto sanità privata o studi professionali – e Partite Iva, circa un centinaio di dipendenti quali infermieri, amministrativi, fisioterapisti, addetti/e accoglienza) è “grave” per via di “mancanze nei confronti dei lavoratori e dei pazienti”. E’ la denuncia della Fp Cgil che sulla questione ha inviato una lettera (siglata dalle sindacaliste Alessia Bandinelli e Sabrina Leto) a Ispettorato del lavoro, Asl e Regione affinché intervengano per mettere “un freno sulle azioni intraprese dalla Direzione per coprire le turnazioni”.
Un quadro che era stato già denunciato da Fp Cgil, Filcams Cgil e Nidil Cgil (che nelle scorse settimane avevano aperto lo stato di agitazione per il rischio di interventi sul personale, il rischio di attivazione di ammortizzatori sociali e la presenza di criticità su condizioni di lavoro e servizi offerti) e che ora pare aggravarsi anziché risolversi. Secondo la Fp Cgil, infatti, “non è accettabile che il piano di efficientamento dell’azienda sia incentrato sul taglio del personale”.
Quali sono i punti più critici? Si legge nella lettera della Fp Cgil che la Direzione richiede “turni massacranti con continui doppi turni, lunghi di 12 ore o più fino a 17 ore consecutive, senza il rispetto dei riposi obbligatori e con carichi di lavoro maggiorati per la carenza di personale; ad esempio, nei reparti convenzionati di Cure Intermedie e Hospice, circa 58 posti letto sono gestiti con 3-4 operatori di giorno e 2 di notte. In tutto questo si sta riducendo ulteriormente il personale, visto che recentemente non sono stati confermati una decina di contratti a tempo determinato e circa altrettante collaborazioni a Partita Iva, contro ogni logica e contro le continue richieste e mobilitazioni del sindacato. Senza contare il fatto che stanno arrivando le prime dimissioni di alcuni lavoratori e lavoratrici”.
Prosegue la Fp Cgil: “Non è poi accettabile che la Direzione non si prenda la responsabilità di eseguire ‘Ordini di servizio’ ufficiali che perlomeno darebbero tutela assicurativa al personale, così come non si può richiedere al personale sanitario di fare turni dove non si preveda assistenza ma solo sorveglianza ‘passiva’, sapendo che per lavoratori e lavoratrici, per formazione professionale, coscienza e senso di responsabilità, non è possibile”. La lettera si avvia alla conclusione così: “Tutto ciò non è accettabile per pazienti, cittadini, persone bisognose che sono ricoverate ed hanno diritto ad un servizio ed una assistenza dignitosa, nel rispetto delle convenzioni pagate dalla Asl con i soldi dei contribuenti”.

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