Sicurezza sul lavoro, allarme Cgil per sentenza Cassazione 38914
Sicurezza sul lavoro, l’allarme della Cgil Firenze per la sentenza Cassazione 38914. “Riconoscere l’omicidio colposo per un Rls in caso di infortunio mortale è preoccupante”. Ieri in Camera del lavoro il convegno del sindacato con docenti, Asl, Inl, avvocati
E’ un Salone di Vittorio pieno quello che ha ospitato l’iniziativa “Oltre la sentenza di cassazione n°38914” e che ha visto intervenire alcune delle personalità più preparate in materia di Sicurezza sul Lavoro.
L’iniziativa si è occupata di discutere la sentenza n° 38914, pronunciata della corte di Cassazione il 25 settembre scorso, che ha confermato la condanna per omicidio colposo nei confronti del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, oltre che del titolare dell’azienda, in occasione di un infortunio mortale presso i locali dell’azienda di riferimento causato dalla presunta carenza di un’adeguata formazione alle mansioni svolte al momento del decesso.
Ha introdotto il tema la Segretaria della CGIL di Firenze, Giancarla Casini che così si è espressa: “Una sentenza che tanto ci ha preoccupato, almeno in una prima fase, ma che sicuramente non ci deve impaurire o far credere che la funzione e il ruolo dei Delegati alla Sicurezza sia diventato più rischioso di prima, anche perché l’interpretazione che hanno dato dell’art. 50 T.U. 81/08 non è seguita dalla maggior parte della giurisprudenza e soprattutto è un precedente isolato della Cassazione.”.
Casini definisce l’interpretazione giuridica dell’art.50 come “stravagante”, e ciò non stupisce se si pensa che più volte viene erroneamente definito dalla Cassazione il ruolo del Rappresentante della Sicurezza dei Lavoratori come “Responsabile” piuttosto che “Rappresentante”, presupponendo che questi abbia delle mansioni di supervisione/sorveglianza e controllo anziché di rappresentanza.
“Legge 215/2021 che non ci ha mai convinto del tutto – conclude sul tema Casini – perché con il suo articolato indebolisce il valore della prevenzione concentrandosi su aspetti più di vigilanza e di responsabilità”
Sono poi intervenuti Gabriella Del Rosso, avvocata civilista, Giovanni De Paulis, direttore dell’Ispettorato dell’Area Metropolitana di Firenze, Mauro Luigi, direttore ASL Centro Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro e Silvia Lelli, professoressa dell’Università di Firenze che ha dato una breve spiegazione del termine Cultura, di come questo sia mutevole e di come sia fondamentale che ci sia una formazione alla Cultura della Sicurezza fin dalle scuole primarie.
Hanno seguito una serie di interventi e testimonianze da parte dei vari RLS ed RLST presenti all’evento che hanno aiutato ad avere un quadro più chiaro di quella che è la reale condizione di questa categoria di lavoratori e lavoratrici, e di come sia fondamentale una sempre maggiore collaborazione tra le parti coinvolte quando si parla di Sicurezza nell’ambito del lavoro, affinché eventi come quello preso in considerazione non si ripetano e che ogni categoria professionale venga tutelata sotto ogni aspetto.
Ha concluso il Segretario Generale della CGIL Firenze, Bernardo Marasco, ribadendo l’importanza che ha per la CGIL di Firenze la ricostruzione di un mondo del lavoro sicuro e dignitoso e la tutela dei delegati RSU, RSA ed RSL nello svolgimento delle loro funzioni.
“I piani mirati oggetto di controllo sinergico fra Organizzazioni Sindacali ed Enti Preposti sono senza dubbio un risultato importante, ma l’obiettivo che vorremmo raggiungere è quello di trovare una modalità condivisa anche su altri aspetti quali quelli sull’emersione del lavoro sommerso attraverso la tutela della Salute e Sicurezza sui luoghi del lavoro.”
“Non possiamo continuare solo ad indignarsi quando accadono infortuni mortali o gravi, questa Camera del Lavoro lo ha maturato da tempo, ma agire con mettere in campo azioni concrete che determinino cambiamenti per migliorare le condizioni nei luoghi di lavoro attraverso una Cultura sulla Salute e Sicurezza che diventi prassi quotidiana per tutte e tutti i lavoratori compreso per le nuove generazioni fin dalle scuole primarie.”