Strage sul lavoro a Firenze, presidio davanti alla Prefettura

Per lo sciopero generale regionale di oggi, indetto da Cgil-Cisl-Uil Toscana, dopo la strage sul lavoro avvenuta nel cantiere di via Mariti, Cgil, Cisl, Uil territoriali hanno organizzato a Firenze un presidio davanti alla Prefettura.
Questa tragedia, per le tre sigle sindacali, non può essere considerata solo una fatalità: nelle catene di subappalto troppo spesso si annidano compressione dei costi, irregolarità, mancanza di sicurezza.
Il problema della sicurezza sul lavoro deve essere considerato prioritario, è inaccettabile che quotidianamente si parli di morti e feriti come in una guerra.
Nel corso del presidio le bandiere sono state listate a lutto per esprimere cordoglio alle famiglie delle vittime.

LE PAROLE DI MARASCO

Bernardo Marasco (segretario generale Cgil Firenze): “Firenze oggi ha vissuto un dramma che resterà indelebile, il mondo del lavoro vuole alzare la testa e oggi è in piazza a Firenze davanti alla Prefettura per dire stop alle morti sul lavoro. Siamo qui per esprimere cordoglio, rabbia e dignità. In attesa di accertare le responsabilità, questo Paese deve mettersi in testa che se si scaricano sul lavoro le contraddizioni del mercato qualcuno la sera non torna a casa ed è inaccettabile”

SCIOPERO NAZIONALE 22 FEBBRAIO

Il crollo avvenuto, oggi, nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze è l’ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro, di cui ancora a ore di distanza non è chiara la dimensione. E’ sempre chiamato in causa il sistema dei subappalti che, in particolare nel privato, produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione, quindi sulle persone. Nell’esprimere totale vicinanza alle famiglie delle vittime, diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri. Ad oggi, in questo, il Governo è latitante. La CGIL e la UIL, insieme alle Categorie degli edili e dei metalmeccanici – Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil e Uilm Uil – dichiarano due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio. Inoltre, la CGIL e la UIL invitano tutte le altre Categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro.

LE PAROLE DI LANDINI

LA SCIOPERO METALMECCANICI

Questa mattina si è consumata l’ennesima tragedia sul lavoro e dalle notizie attualmente in nostro possesso risultano tre lavoratori morti ed almeno 3 dispersi, a causa di un crollo nel cantiere per la costruzione del nuovo supermercato Esselunga in Via Mariti a Firenze.
Risulterebbero essere tre lavoratori del settore metalmeccanico di un’azienda in appalto. Se tutto ciò fosse confermato, siamo davanti all’ennesima tragedia che nasce dalla deregolamentazione del sistema degli appalti e del mancato controllo degli stessi!
In questo Paese si sta consumando da tempo una mattanza nel generale silenzio della politica e delle Istituzioni, è inammissibile morire di lavoro perché le persone devono lavorare per vivere e non per morire!
La tragedia di oggi avviene nella nostra città troppo distratta da altre vicende, lontana dai bisogni reali delle persone che vi lavorano. Il mondo reale anche a Firenze è un mondo dove purtroppo si muore di lavoro in condizioni di precarietà, e dove i lavoratori sono gli ultimi ad essere considerati.
Una strage che si rinnova ogni giorno nell’indifferenza generale. Le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici fiorentini considerano questa ennesima tragedia una vergogna alla dignità delle persone.
Per questi motivi le segreterie provinciali
di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uim-Uil di Firenze dichiarano per la giornata di oggi 4 ore di sciopero in tutto il settore metalmeccanico della provincia, da effettuarsi alla fine di ogni turno di lavoro.
Diverse modalità di sciopero potranno essere definite dalle singole Rsu.

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