Cantiere via Mariti Firenze, protesta operai subappalto non pagati
Crollo Firenze: protesta operai ditta subappalto senza stipendio. La ditta lavorava in via Mariti e non è coinvolta nell’incidente
Presidio di protesta stamani a Firenze per i lavoratori di un’azienda del subappalto del cantiere del supermercato Esselunga di via Mariti a cui non è stato pagato lo stipendio di febbraio come spiegato dagli stessi operai. I lavoratori hanno brevemente bloccato il passaggio della auto da via Ponte di Mezzo. Secondo la ricostruzione fornita alla stampa da Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil l’azienda subappaltatrice, che si chiama Ancora, ancora non avrebbe ricevuto il pagamento delle fatture di gennaio e febbraio dalla società appaltatrice Aep. Né Ancora, attiva nel cantiere per lavori di carpenteria, né i suoi 40 lavoratori italiani, egiziani e indiani su Firenze, assunti col Ccnl edile secondo quanto riferito dai sindacati, sono coinvolti nel grave incidente del 16 febbraio, in seguito al quale i lavori sono stati bloccati e il cantiere è stato posto sotto sequestro. “Siamo esseri umani anche noi – ha affermato Jagjeet Singh, operaio -, è sbagliato nei nostri confronti farci aspettare tutto questo tempo per i soldi che ci spettano, noi fino all’ultimo giorno del cantiere abbiamo lavorato come si lavora sempre”.
Crollo Firenze: sindacati, ‘pagare operai ditta in subappalto’. ‘Vittime organizzazione cantiere che ha prodotto 5 morti’
Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil chiedono una soluzione per i lavoratori senza stipendio di Ancora, azienda del subappalto nel cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze, che hanno dato vita a un presidio di protesta. “Sono vittime di un sistema di organizzazione del cantiere, la catena di subappalti, distacchi, di situazioni borderline che hanno prodotto 5 morti, 3 feriti e tantissima gente non retribuita”. Lo ha detto Marco Carletti (Fillea-Cgil) secondo cui “è necessario un intervento di Esselunga oggi per pagare l’azienda e gli stipendi delle persone”. Per Giovanni Ciampi (Feneal-Uil) “siamo ancora una volta qui a protestare perché non paghi sempre l’ultima ruota del carro, faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per evitare una tragedia nella tragedia”. Stefano Tesi (Filca-Cisl) ha spiegato che “abbiamo chiesto un incontro urgente all’azienda per avere qualche risposta sulla ricollocazione o, se non c’è lavoro per tutti, di avere un ammortizzatore sociale come la Cig”. Carletti ha commentato anche le dichiarazioni di oggi del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, secondo cui nel cantiere di via Mariti ci sono state criticità relative al subappalto, e “c’è del dolo” relativo ad esso. “L’altra volta a Firenze disse che la colpa era nostra – ha detto Carletti -, del sindacato che non aveva controllato. Oggi dice questo… va bene tutto, il problema è che gli ispettori e i controlli li governa lui, è responsabile del ministero del Lavoro”. (ANSA).