C.Bisenzio, la Fcm chiude e licenzia, presidio di protesta Fiom

La Fcm di Campi Bisenzio (Fi) – settore accessori moda – chiude e licenzia i 18 lavoratori: stamani presidio di protesta Fiom davanti all’azienda in via del Fornello

Venerdì 13 settembre, quindici minuti prima del termine dell’orario di lavoro, la dirigenza della FCM di Campi Bisenzio (Fi, accessori moda) ha informato i 18 dipendenti che avrebbero potuto prendere le loro cose perché da lunedì l’azienda avrebbe cessato l’attività.

Contemporaneamente, da parte di Confindustria Toscana centro e costa, l’invio della procedura di licenziamento a istituzioni e parti sociali.

Fcm realizza e commercia minuterie metalliche per borse e calzature, è di proprietà della multinazionale Oerlikon e ha motivato la scelta riconducendosi alla contrazione dei volumi di lavoro, derivante dalla grave flessione del settore moda.

Un comportamento inaccettabile sia da parte della dirigenza che di Confindustria. Abbiamo attivato tutti i percorsi possibili utili a salvaguardare l’occupazione chiedendo un incontro urgente all’azienda che c’è stato, ma senza alcuna apertura rispetto al ricorso ad ammortizzatori sociali o altri strumenti che potrebbero attenuare l’impatto sulle famiglie coinvolte. Anzi, Fcm ha già provveduto alla messa in liquidazione della società e oggi, dopo neanche 3 settimane dall’invio della procedura di licenziamento collettivo, è già pronta a dismettere il sito.

Fino a ieri infatti, come previsto dalla messa in liquidazione, i lavoratori stavano continuando a evadere gli ordinativi, poi nel corso della giornata è avvenuta l’interruzione senza capire neanche per volontà di chi. Temiamo l’intenzione di svuotare lo stabilimento dalla attrezzature e macchinari.

Vorremmo quindi capire cosa sta accendendo e verificare la possibilità di manifestazioni di interesse prima di disperdere il prodotto realizzato e le maestranze di certo ancora utili a questo territorio.

Per questo abbiamo fatto un presidio sui cancelli di Via del Fornello 125 coi lavoratori, a chiedere che Fcm riveda la decisione e si possa aprire un confronto vero che apra a soluzioni alternative.

Non è pensabile che con un tavolo di crisi aperto all’unità di crisi della Regione Toscana, per gestire al meglio le crisi del settore, Confindustria e una sua associata attuino un comportamento a dir poco vergognoso.

Per quanto ci riguarda FCM è un soggetto inaffidabile per questo chiediamo che sieda ai tavoli anche Oerlikon, gruppo che impiega oltre 12000 dipendenti e che ci sembra impossibile non possa trovare una soluzione per 18.

Firmato: Maurizio Garofano Fiom Cgil

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